Ma Renzi e la Boschi non dovevano lasciare la politica?
Renzi, e Maria Elena Boschi in un intervista ad una televisione di Stato dissero: «Se vince il No lascio la politica». Durante i mesi che hanno preceduto il referendum costituzionale del 4 dicembre, in tanti hanno promesso che avrebbero lasciato la politica se la riforma fosse stata bocciata dai cittadini. Sono volati annunci eclatanti e frasi ad effetto come «ci metto la faccia», «si chiude bottega», «ce ne assumiamo la responsabilità», «non campo di politica». Parole pronunciate in primis dall'ex Premier Renzi e dalla ministra Maria Elena Boschi. Ebbene il Referendum è stato perso. Ma guarda caso sono ancora lì. Lei, «madrina» delle riforme (sia quella costituzionale già bocciata dai cittadini, sia la legge elettorale che potrebbe uscire dalla Corte Costituzionale rimaneggiata) è uscita da Palazzo Chigi dalla porta laterale dopo che Matteo Renzi aveva rassegnato le sue dimissioni. Salvo poi rientrarci da quella principale, in qualità di sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio. Eppure fu lei, intervistata a «In mezz'ora» da Lucia Annunziata, a non lasciare spazio a dubbi. «Anche io lascio se Renzi se ne va: ci assumiamo insieme la responsabilità. Abbiamo creduto e lavorato insieme ad uno stesso progetto politico». Alla cerimonia di giuramento al Quirinale della nuova (si fa per dire) squadra del governo guidato da Paolo Gentiloni, lei c’era. L'ex premier Matteo Renzi ha lasciato sì Palazzo Chigi ma resta ben saldo alla guida della segreteria del Pd e punta a ricandidarsi al prossimo congresso. Per tutti i mesi che hanno preceduto il referendum le dichiarazioni sul suo addio alla politica si sprecano: «Ripeto qui: se perdessi il referendum considererei conclusa la mia esperienza perché credo profondamente nel valore della dignità della cosa pubblica», disse il 20 gennaio davanti ai senatori nell'aula di Palazzo Madama. Il 12 marzo, ai giovani aspiranti politici assetati di insegnamenti del rottamatore, Renzi si lascia andare: «Se perdiamo il referendum è doveroso trarne conseguenze, è sacrosanto non solo che il governo vada a casa ma che io consideri terminata la mia esperienza politica». Basta, mi fermo qui. Lascio a ciascuno trarre le proprie conclusioni. Buoni sì ma essere presi per i fondelli no…!
// Andrea DelindatiManerbio
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