Ma che ne dite di un referendum sulla monarchia?

Vorrei prendere spazio per aprire seriamente un dibattito pubblico su un’eventuale «Ritorno della Monarchia in Italia». Ritengo due fattori economici e sociali degni di attenzione. Primo: la crisi sistemica di lavoro, come ben sapete, l’art 1 della Costituzione dichiara che la Repubblica è fondata sul lavoro, ma il lavoro arranca, non c’è. Le nostre fabbriche - io vengo dalla Valle Trompia - sono in crisi sistemica ed operano la cassa integrazione eccetto quelle cosiddette del «Riarmo». Secondo: l’aspetto sociale da non sottovalutare, diseguaglianze in aumento e amore in mezza Italia (in verità più al centro - sud che al nord post industrializzato) verso la Monarchia. Credo che con questi due elementi la politica parlamentare e i cittadini debbano fare una riflessione se è il caso di abrogare l’Art. 139 della Costituzione che esprime chiaramente che il sistema governativo Repubblicano è l’unico possibile, credo che la parola ai cittadini sia sempre cosa buona e giusta, attraverso referendum democratico. Cosa ne pensate?
N. H Cristian Pietro LodiAssociato U. M. I. (Unione Monarchica Italiana), Associato Accademia Araldica Nobiliare Italiana Firenze
Caro Cristian Pietro, non si offenda, ma nella ridda di problemi, inciampi, fastidi appollaiati grifagni sul trespolo della nostra civile convivenza, pensiamo che si possa tranquillamente fare a meno almeno del dibattito tra repubblica e monarchia. Se ci fosse una possibilità - non due o dieci o cento, ne basterebbe una - che un ritorno alla monarchia contribuisca a migliorare ciò che non funziona, aumentando le opportunità di lavoro o diminuendo le diseguaglianze, potremmo almeno darle la soddisfazione di uno spiraglio. Preferiamo invece essere onesti e consigliarle di coltivare lo studio dell’araldica e gli avvenimenti del passato, perché in Italia per re e regine di futuro al momento ne vediamo poco. (g. bar.)
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