L’inutile attesa d’una visita al Ronchettino

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Le scrivo perché sono molto deluso dalla Sanità. Mio figlio che ha 6 anni dalla nascita è asmatico, soffre le allergie per cui ha la pelle tutta irritata come se fosse scottata con le bolle ed ha le eruzioni cutanee. Purtroppo vivo in condizioni economiche disagiate ed il malessere di mio figlio mi pesa ancora di più. Mercoledì 11 mio figlio ha passato una terribile notte così giovedì 12, mi sono assentato dal lavoro ed alle 6.30 mi sono avviato per andare a Brescia all’Ospedale del Ronchettino. Così sono rimasto ad aspettare il mio turno dalle ore 8 fino alle ore 9.30 . Le cortesissime assistenti mi avevano detto di aspettare perché il primario sarebbe giunto. Intatti veniva verso le ore 9.40, tutto tranquillo e fischiettava. Le assistenti così lo avevano subito avvisato del mio caso. Questi dal vicino corridoio si vedeva che diverse volte entrava ed usciva dal suo studio ed aveva il camice in mano. Questi gesticolando con le mani si rivolgeva nei miei confronti mi ripeteva che non era la mia giornata e di andare dal mio medico di base. Poi mi ripeteva per ben tre volte di non andare ad intasare il pronto soccorso! Ero rimasto allibito e sconcertato! Anche le assistenti erano rimaste dispiaciute ! Ma cosa costava a livello umano dare un’occhiata ad un bambino così sofferente? Ma come si fa ad essere così crudi? Ma che fine hanno fatto la deontologia professionale ed il giuramento? Così sono poi andato al Satellite degli Ospedali Civili di Brescia dove i medici cortesissimi e disponibilissimi subito lo visitavano e gli preparavano una dieta ed altro ancora! Devo ricordare che lunedì 9 maggio quando al Ronchettino avevo portato dalla dottoressa mio figlio questa l’ha visitato in una maniera completa e giusta, e ricordo bene che aveva fatto capolino dalla porta quel dottore tutto sorridente !

// Diego Crotti
Gambara

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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