L’edicola, un faro per le città che affascina ancora

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Vorrei fare un tuffo nella bellezza di altri tempi dove quando uscivo di casa a piedi con il mio zainetto nel mio tranquillo quartiere andavo a scuola e nel tragitto facevo delle tappe obbligatorie alla latteria per la mia immancabile brioche... L’attesa dei compagni che man mano si univano con me per la nostra meta. Ma tappa obbligatoria era lì... quel piccolo tempio, che ogni mattina, faceva brillare i nostri occhi... L’edicola del quartiere Fiumicello, il quartiere dove sono nata. Poi sono cresciuta... Circa... Sono ancora alta uguale... Ma l’edicola continua ad affascinarmi... cercavano i racconti di carta e inchiostro, profumo della giornata che inizia, luoghi in cui la notte passa le consegne al giorno. Leggere sempre... storie piccole e grandi, di divi e poveri cristi, campioni e scartine, acrobati e nani, cantastorie e cialtroni. Innamorata della voglia di conoscenza ne ho una tutta mia. Cavolo e chi l’avrebbe mai detto che quel luogo non era solo carta... Per me è un ritrovo di umanità, un crocevia di sguardi e mezze frasi, di indugi e chiacchiere, una finestra sulla città e sul mondo, da dove sbirciare sulla vita degli altri. Ho il privilegio di una specie di amica... Mi ritrovo a ridere di primo mattino con una battuta o un sorriso e ne ricevo altrettanti che gonfiano il cuore e l’anima. L’edicola come spazio del tempo sospeso, una retroguardia dove indugiare prima di andare sulle frontiere del nuovo giorno. Ma guardando il sole tramontare vedo anche teste basse chine su malefici marchingegni che non parlano, non sorridono e non danno emozioni, senza odore, colore e senz’anima. Siamo figli e nipoti di quelli che inumidivano il dito per sfogliare il giornale, per scoprire cosa c’era nella pagina successiva, per andare allo sport, o alla pagina dei morti, o a quelle del cinema... Delle figurine, dei giocattoli, delle buste sorpresa... E dei lettori di giornaletti proibiti ma finanziati da oculisti e venditori di occhiali. È un lavoro che... Per chi lo fa è un piacere solo ricevere un sorriso, un grazie, un saluto e una soddisfazione poter contribuire al viaggio con tutte le parole che la scrittura in tutte le sue forme dona...

// Francesca Mazzotti
Piazza Martiri Belfiore Brescia
Condividiamo l’elogio all’edicola come luogo di incontro e presidio territoriale privilegiato oltre che distributore di giornali. Nel ringraziare la signora Francesca per la passione che esprime con e per il suo lavoro, invitiamo cittadini-lettori, amministratori e politici locali a raggiungerla questa sera all’Edicola 59 di piazza Martiri di Belfiore, in città, straordinariamente aperta sino alle 21.30. L’iniziativa è del sindacato degli edicolanti Sinagi e si prefigge di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla crisi del settore che ha dirette ripercussioni anche sul tessuto sociale della città. (n.v.)

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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