Le ricevute delle multe ...conservatele

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Sono un appassionato motociclista e durante una delle mie uscite in giugno di quest’anno sono stato fermato da una pattuglia della Polizia Locale del Comune di Muscoline (Lago di Garda) poiché avevo superato il limite di velocità imposto per la strada che stavo percorrendo. Purtroppo la multa è stata particolarmente salata (168 euro) ma ovviamente, essendo in torto, non ho potuto fare altro che provvedere al pagamento della contravvenzione entro i 60 giorni dalla data del verbale (17 giugno 2013). In data 15 luglio 2013 mi sono recato all’Ufficio Postale per pagare la contravvenzione tramite bollettino postale e quindi consideravo ormai chiusa questa spiacevole faccenda. Ma il 28 novembre 2013, ricevo sempre dal Comando di Polizia Locale di Muscoline una lettera in cui mi viene comunicato che la multa non risulta ancora pagata e quindi, trascorsi ormai i 60 giorni dalla data del verbale, la somma da pagare viene raddoppiata, cioè non più 168 euro bensì 336 euro. Dal momento che per fortuna avevo conservato il tagliando del bollettino postale (pur essendo ormai trascorsi più di 5 mesi) ho telefonato immediatamente al Comando e mi è stato detto che purtroppo sono errori che succedono, cioè ci sono state delle incomprensioni tra Ufficio Postale e Comando di Polizia. Al che mi è sorto un dubbio: se non avessi conservato la ricevuta di versamento come avrei fatto a provare che io la multa l’avevo effettivamente pagata? Avrei dovuto sborsare altri 336 euro più i 168 euro già versati in Luglio per un totale di ben 504 euro per essere «sfrecciato» a 70 km/h in un tratto di strada completamente deserto e per di più in campagna dove però il limite di velocità è di 50 km/h? Saverio Marmentini Rezzato

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