Le fiere sono necessarie al Sistema Brescia
AA
La questione relativa al Palafiera è molto complessa e centrale nel dibattito sulle prospettive economiche e d’immagine della nostra città. Penso debba essere tenuta viva fino a quando non saranno individuate soluzioni sostenibili. Due gli aspetti tra loro complementari: 1. Brescia può perdere la sua Fiera? 2. In caso affermativo, quale destinazione potrà essere data alla struttura? Alla prima domanda rispondo no e provo ad argomentare: a) per 20 anni a Brescia si è lavorato a sinergie variabili per avere la Fiera, si sono spesi capitali (molte le risorse messe in campo dal Comune) per la realizzazione immobiliare. Le molteplici iniziative (mostre e marchi) hanno creato ricchezza, direttamente agli espositori e, loro tramite, al cosiddetto indotto. Tutto ciò ha contribuito a generare il cosiddetto «Sistema Brescia» di cui innegabilmente la Fiera è parte integrante. Perderla significherebbe rinunciare ad una rilevante tessera di questo prestigioso mosaico economico che ha in sé anche profili culturali, turistici, relazionali e allungare l’elenco delle fallimentari operazioni del centrosinistra: A2A, Ubi banca, Centrale del latte, Aeroporto D’Annunzio. Aggiungo che alla vigilia di Expo 2015 cancellare il polo espositivo è non soltanto una decisione inopportuna, ma direi intempestiva. b) Si dice: costi insostenibili. Su questo fronte è opportuno verificare esperienze vicine alla nostra città (Verona, Vicenza, Reggio Emilia). Si potrà allora comprendere che non è il settore fieristico in crisi, che i costi c’entrano fino ad un certo punto, mentre sono la mancanza di volontà e l’incapacità di impegnarsi a uccidere le opportunità. c) Si dice: non è un problema del Comune che ha solo il 3% della società. Replico: il sindaco in questa partita non è chiamato ad agire come socio di minoranza, ma nel suo ruolo di primus inter pares, qualità che gli è riconosciuta dal successo elettorale, ma che gli impone anche precisi doveri. Il sindaco invece fa «Ponzio Pilato» al posto di essere motivatore e facilitatore del rilancio possibile della fiera. Vengo ora alla seconda domanda, ossia: quale destino per l’immobile che si intende dismettere? L’ex Palafiera sarà il telaio del progetto Nibiru Planet o prevarranno le offerte di una possibile cordata di imprenditori locali per confermare la vocazione espositiva dell’immobile? Del Nibiru Planet si è scritto molto, ma si è capito poco. Il progetto è faraonico. I numeri lo sono altrettanto. Un traguardo assai incerto e difficile per una città come Brescia. Sono perciò portata a credere che vada approfondito e incoraggiato adeguatamente il concreto pragmatismo dell’imprenditoria bresciana disponibile ad assicurare un futuro al Palafiera. Concludo. Rispetto chi nel passato ha investito per sostenere il polo espositivo ed ora ha altri legittimi obiettivi. Ma per il bene della città vorrei che il problema fosse affrontato mettendo sul tappeto soluzioni trasparenti, credibili, sostenibili e realizzabili in concreto. Nini Ferrari Capogruppo di X Brescia Civica nel Consiglio comunale di Brescia
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato