L'autovelox alla galleria San Zeno
Soltanto poche righe, non sono necessari lunghi dibattiti, per accontentare tutti sul già molto discusso autovelox in prossimità della Galleria San Zeno di Lonato del Garda. Anch'io vittima di una contravvenzione di circa 50 euro per aver superato il limite di velocità di 9 km/h. A mio avviso il diritto di esigere il pagamento di questo tipo di contravvenzioni da parte dell'Amministrazione comunale locale, eliminando quella diffusa sensazione di strumentalizzazione ai soli fini di ritorno economico, deve passare dalla soddisfacente e condivisibile risposta a due quesiti:
I) il limite di 50 Km/h nel tratto di galleria è imposto dal gestore della strada e non dal Comune. Perché i «proventi» di questi provvedimenti, nel 2009 sono stati pari a 877.440 euro, vanno a beneficio del locale bilancio comunale e non alla Provincia?
II) Se il principale intento deterrente del provvedimento, a dire dell'ex Comandante della Polizia locale Francesco Biasetti, sono gli incidenti stradali, perché questi dispositivi non sono evidentemente segnalati in anticipo all'utenza, non soltanto da un semplice cartello circolare, prima delle curve stradali? Potrei citare svariati casi, sopraelevata di viale Certosa a Milano, tratto A1 Bologna-Mugello ed altri, ove il limite è egualmente a 50 km/h ma le segnalazioni sono chiare, luminose ed evidenti. Fino a quando il Comune di Lonato insieme alla Provincia, non riterrà di spendere una piccola parte del ricavato per tutelare l'utenza da se stesso e non soltanto da un pericolo, esso sarà sempre contestabile; ma rispetto al malcapitato cittadino, che vive sulla sua pelle il difficile momento economico, otterrà sempre e consapevolmente una cospicua voce di entrata economica in più.
Francesco Tomasoni
San Zeno Naviglio
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