L’assurda proliferazione dei tatuaggi
AA
Nonostante l’estate strana quasi fredda in tanti luoghi (mare, montagna o centri commerciali), anche quest’anno c’è stata l’esposizione di corpi denudati e tatuati. Ho letto che deteniamo uno strano record: un italiano su due ha un disegnato in famiglia. La scrittrice Alessandra Castellani nel suo libro «Storia sociale del tatuaggio» scrive: «É prima di tutto un fatto sociale che ci obbliga a ridefinire il nostro concetto di bellezza». Il tatuaggio è una ferita superficiale dell’epidermide, una pratica estetica, una moda. Chiamato anche tau tau perché la parola riproduce il suono dello strumento usato per incidere le carni. Compare per la prima volta nel mondo occidentale nei diario di James Cook, esploratore e cartografo britannico di ritorno dal suo primo viaggio nei mari del Sud. Si diffonde nel mondo femminile nei primi dell’800 in Inghilterra. Divulgato poi in larga scala negli anni ’70 dagli Hippies e dai Punk e interpretato come una forma simbolica di ribellione regge ancora ai nostri giorni. Il popolo Maori in Nuova Zelanda si tatuavano il viso in segno di distinzione di rango. Chi si tatua lo fa per tanti motivi: per moda, per piacere, qualcuno per ricordare un evento. Conosco un giovane papà che ha inciso il nome di sua figlia. Pur nel rispetto dei gusti altrui sono contraria all’esagerazione dei tatuaggi perché penso che questi giovani tatuati sono ignari che invecchieranno con i loro tatuaggi; e un vecchietto tatuato fa pena. Li vediamo già adesso! Ho letto che c’è una controtendenza, la cancellazione che viene fatta con il laser, una pratica costosissima e molto dolorosa. In queste vite ci deve essere qualche squilibrio che non riesco a capire. Ogni epoca ha le sue mode che durano periodi più o meno lunghi ma il tatuaggio non è un abito, è inciso nella tua pelle. Soffrire per farlo e poi soffrire per riuscire faticosamente a cancellarlo va oltre il mio capire; da non scordare il pericolo epatite se fatto da personale poco o male abilitato. Franca Stanga Botticino Sera
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