Lascio la Polizia e dopo tanti anni devo un grazie ai bresciani

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Mi appresto a lasciare la Polizia di Stato per raggiunti limiti di età ed ho sentito l’esigenza di dedicare un pensiero a questa bellissima città ed ai suoi abitanti che, molti anni orsono, mi accolsero come nessun altro avrebbe potuto fare. Non impiegai molto a capire che dietro quella riservatezza e apparente freddezza si celasse il cuore grande dei bresciani, orgogliosi della propria storia ma inclusivi con chi la rispetta. Con gli anni ho compreso che la «Brescianità» esiste davvero, va anche oltre il titolo di «Leonessa d’Italia». Accomuna e distingue i bresciani per laboriosità, concretezza e generosità. Il mio lavoro mi ha portato a girare l’Italia e sono convinto che Brescia, con la sua incredibile provincia, sia tra le più belle città italiane. Sebbene sia molto legato al mio Abruzzo, sono orgoglioso di avere moglie e figli bresciani in quanto Brescia è stata per me una scelta di vita potendo ottenere il trasferimento ad altra sede. Spero con il mio servizio di avere ricambiato, almeno in parte, quanto ricevuto. Un ringraziamento particolare a quelle persone, tantissime, con cui negli anni mi sono confrontato «in piazza». Aderenti a gruppi organizzati, associazioni, movimenti, caratterizzati dalla loro radicalità, tuttavia spinti da un ideale, un credo, una bandiera, ma mai da interessi economici o personali. Questo ha fatto sì che il mio rispetto nei loro confronti, anche quando la mia attività mi portava a sanzionarli, non sia mai venuto meno. Tanti anni da un osservatorio privilegiato come la Digos, danno una visione d’insieme di una collettività, collettività di cui, da oltre trenta anni, mi pregio di far parte. Grazie di cuore.

// Achille Delle Monache
Brescia
Grazie ispettore! Interpretando i sentimenti dei tanti che per professione o protesta l’hanno incrociata in questi lunghi anni apprezzandone lo stile, riteniamo sia a pieno titolo un bresciano tra i bresciani. Lei, che ha scrutato - in silenzio - le pieghe più intime della nostra comunità e dei nostri sentire, ha saputo coglierne l’essenza. Il cammino è ancora lungo: sarà un piacere reincontrarla in una delle piazze della nostra città per un caffè. (n.v.)

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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