L’affido alternato di una settimana Per me ottima idea
Mentre leggevo un interessante articolo che parlava di una sentenza di separazione fra due giovani coniugi bresciani, inizialmente ho avuto un momentaneo blackout. Un giudice del Tribunale di Brescia ha concesso ad una coppia in procinto di separarsi di poter gestire i propri figli, con un affido alternato di una settimana a testa, senza che il padre debba versare nulla all’altro coniuge. Ognuno provvederà al mantenimento della prole nel periodo affidatagli: la legge 54/2006 sull’affido condiviso; la sua naturale applicazione. Oro colato. Ritengo infatti che nei casi e solo in questi, in cui i genitori separati decidano di avere comunque un rapporto civile e rispettoso vicendevole per il bene dei propri figli sia assolutamente corretto, se richiesto, applicare sentenze di questo tipo, che confermo cominciano ad essere omologate se pur timidamente nel resto dell’Italia. Si separano i genitori a volte, purtroppo, ma non si devono separare i figli da loro mai, e bisogna impegnarsi affinché possano avere momenti di vita sereni con entrambe, pur essendo consapevoli che nulla sarà più come prima. Serve da parte di mamma e papà responsabilità, condivisione, dialogo, collaborazione e se necessario qualche passo indietro. Sono consapevole che spesso la missione diventa impossibile, disperata ma mai si deve gettare la spugna. Un plauso al giudice Angelica Nolli, augurandomi che anche altri suoi colleghi, laddove vi siano le condizioni possano procedere in tal senso, per una giusta e corretta, anche se tardiva applicazione della Legge.
// Gianluigi LussanaBotticino Sera
Gentile lettore, la sentenza riconosce senz’altro e in modo esplicito la pari responsabilità genitoriale nella crescita e nell’educazione dei figli, pari responsabilità che comporta il rispetto di un diritto a vedere e a stare con i figli, ma al tempo stesso impegna all’assolvimento dei doveri nei loro confronti. E questo fatto può essere valutato come positivo. Sono più scettico invece sul fatto che una rigida alternanza settimanale sia la soluzione migliore per i figli, soprattutto se piccoli. Sono personalmente convinto che i bambini abbiano bisogno di una serenità «ambientale» che è data in ampia parte anche da una stabilità residenziale. Non a caso, pur senza essere dei patiti di Giovanni Pascoli, al proposito si è usi ricorrere ad una precisa parola: «nido». Certo, le situazioni di separazione dei genitori sono sempre problematiche (e per lo più dolorose) per i bambini. Contenerne i danni è un dovere degli adulti e delle istituzioni. E al di là dei dispositivi della legge, è fondamentale che a prevalere siano l’intelligenza e la sensibilità dei genitori. Verificheremo nel tempo se la strada imboccata con questa sentenza sia una buona strada, per ora contengo gli entusiasmi. (g.c.)
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