La saggezza dei proverbi popolari

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Vorrei soffermarmi su una simpatica ed intelligente rubrica «Centro anch’io» trasmessa da Teletutto, nella quale mi sono imbattuta per puro caso in questi giorni. Un arguto e garbato conduttore poneva una domanda ad occasionali passanti nel centro cittadino: «Cosa significa il detto "el g’ha la cà cò le röde?"». Sembrava il solito facile indovinello-tranello al quale i nostri nonni ci avevano abituati da ragazzini per intrattenerci nelle lunghe serate buie dell’inverno valsabbino, al tepore caldo umido e non certo odoroso di lavanda di una stalla. Invece no, la questione questa volta era seria e non da tutti risaputa. La galassia giovanile degli intervistati si limitava alla traduzione della frase dal dialetto bresciano alla lingua italiana. C’era da aspettarselo: la memoria storica dei proverbi e dei detti dialettali bresciani non è materia di tutti, in modo particolare dei giovani per i quali la saggezza popolare dei nostri avi, se non rievocata con frequenza fra le mura domestiche, ha contorni blandi e approssimativi. L’aspetto curioso dell’intervista consisteva nel fatto che anche le persone attempate o non più giovanissime si mostravano sconcertate e titubanti nella risposta. Qualcuno, forse pensando ad un facile giochetto di parole, azzardava: roulotte, camper, una casa che puoi trasportare, che scivola via. Boh! In effetti non era facile da interpretare: un detto popolare formato da poche e semplici parole, apparentemente innocente ma espresso in modo così stringente e fulminante lascia spiazzati. Coniato con arguzia e humor inglese chissà da chi, chissà quando ed in quale remota circostanza; forse da un burlone squattrinato che, malgrado tutto, riusciva ad ironizzare sulle proprie sventure. In effetti la frase indica la persona gravata da un vincolo di garanzia su un proprio bene a fronte di un prestito che, in caso di insolvenza, può portare a conseguenze nefaste. Letteralmente significa infatti: «Ha la casa ipotecata». E possiamo immaginare lo stupore di coloro che ne ignoravano il significato profondo: non è mai troppo tardi per imparare e la rubrica in questione offre una divertente preziosa opportunità. // Adriana Pasini Brescia

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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