La preziosa eredità politica e morale di Marco Pannella

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Cosa ha lasciato Marco Pannella all’Italia e agli italiani? In questi giorni il gotha politico si affanna a incensare un morto famoso. È tipico della natura dell’uomo. È fantastico notare come Pannella, tra i più odiati (politicamente) in vita sia diventato amatissimo da morto. Qual è, in realtà, l’eredità che ha lasciato? Al di là del merito delle sue battaglie, la difesa dei diritti civili, ciò che si è sedimentato in maniera indelebile nelle coscienze di noi tutti è stato il suo modo di opporsi al potere costituito e autoreferenziale. Isolato, con pochissimi mezzi economici, ha saputo opporsi alla macchina collaudata e oliata della politica ufficiale, quella dei partiti. Ha saputo imporre all’attenzione di noi tutti idee e programmi al di fuori dei canali tradizionali della politica «romana»: digiuni, marce, azioni più o meno solitarie. È stato il primo a lanciare sottoscrizioni pubbliche trasparenti a sostegno di battaglie politiche, quando parlare di soldi e politica era un tabù. Ad ogni sua iniziativa, la gran parte di noi cittadini era conscia, pur non condividendo sempre il merito delle sue battaglie, che se ce l’avesse fatta, in fondo, sarebbe stata la vittoria di uno contro tutti. Consapevolmente e lucidamente sapeva che avrebbe reso un servizio alla democrazia. Così è stato. Molte testimonianze di questi giorni ne sono la prova.

// Ludovico Guarneri

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