La premier Meloni e il dialogo assente con i giornalisti

Lettere al direttore
Lettere al direttore
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Per meglio comprendere i meriti del Governo in carica - che tuttora ci sfuggono - un utile contributo potrebbe derivare da una maggiore disponibilità al dialogo con i giornalisti che non appartengano alla sua area ideologica, categoria che Meloni tende prudentemente ad evitare. Fino a quando la presidente del Consiglio si sottrarrà al confronto, delegando ai video-messaggi e alla corte dei suoi adulatori, l’elencazione dei successi ottenuti dal suo Esecutivo, sarà sempre difficile discernere tra propaganda e realtà dei fatti... e continueremo a rimanere confusi.

Germano Mazzali
Brescia

Caro Germano, appartenendo fieramente alla categoria, è ovvio che abbiamo a cuore che ai giornalisti si dia risposta, giudicandolo un termometro di democrazia. Proprio per questo però, facendo un mestiere che esercita esso stesso un potere, badiamo bene a non cedere al vittimismo, sapendo che la schiena dritta è apprezzata dai lettori quando non è ostentata. Per quanto riguarda la presidente Meloni, più che con i giornalisti, crediamo debba dialogare con i parlamentari, di ogni colore e risma, visto che da quando siede a Palazzo Chigi non è leader di una parte, bensì la rappresentante dell’Italia intera, avversari e scettici inclusi. Ma questa è un’altra storia. (g. bar.)

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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