La posizione della stazione San Polo Parco
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Dal Giornale di Brescia del 3 dicembre 2013: l’assessore Muchetti presenta il piano neve ed invita i bresciani ad usare il più possibile la metropolitana in caso di nevicate, «garantendo pulizia e sgombero degli accessi alle diciassette stazioni, dei parcheggi scambiatori e dei percorsi pedonali fino alle fermate degli autobus». Iniziativa lodevole ma non a beneficio di tutti: la stazione «San Polo Parco» è ubicata alla fine di via Raffaello, a metà strada fra via Giotto e via Giorgione con un percorso viario complessivo di circa 2.100 metri, con accesso diretto alle molteplici abitazioni private e ad attività artigianali. La predetta stazione è tutt’ora sprovvista di un collegamento diretto di trasporto pubblico di superficie, ed è raggiungibile esclusivamente con mezzi propri e/o con il «Pedibus», quale percorso pedonale che attraversa in sicurezza i due parchi, ideato ad uso degli alunni con destinazione «plesso scolastico Agosti». Il neo assessore alla Mobilità Federico Manzoni potrebbe disporre un sopralluogo in zona incaricando un proprio collaboratore, preferibilmente «attempato», che parcheggerà il proprio veicolo all’inizio del quartiere e proseguirà a piedi fino alla stazione della metro per verificare il disagio - in condizioni climatiche avverse e non - dei potenziali utenti, alcuni non più giovani ma non per colpa. Il Direttore del Giornale di Brescia mi consentirà di far riferimento ad uno stralcio della mia precedente e-mail inviata in data 1 giugno 2013 e pubblicata il 5 giugno 2013: «... Il problema che si pone nella progettazione non è solo essenzialmente tecnico, urbanistico ed economico, ma nella collocazione strategica delle stazioni, collegate e supportate necessariamente da un efficiente sistema di trasporto di superficie e di penetrazione a ragnatela verso i quartieri limitrofi, snello leggero, con frequenze accettabili ed in sintonia con i tempi di percorrenza e di arrivo nelle stazioni Metro. L’abolizione della "Lam 1", in netto anticipo rispetto al presunto riordino complessivo del trasporto pubblico di superficie, ha destato stupore ed indignazione fra i residenti di via Cremona e S. Polo Nuovo. Decisione corretta sotto il profilo esclusivamente gestionale, dovuta alla sovrapposizione del percorso delle due linee in prevalenza su identico tragitto, l’una in superficie, l’altra in sotterraneo. Tanto premesso, in assenza nel breve di una qualsivoglia rimodulazione complessiva del trasporto pubblico di superficie, ci sarà un graduale ritorno all’uso indiscriminato del trasporto privato di superficie, e fatte salve le due stazioni di testa ed altre con destinazioni mirate e rilevanti per maggiore affluenza, le restanti potrebbero divenire nel breve delle cattedrali nel deserto». Il presidente di Metro Brescia Ettore Fermi guarda con ottimismo ai risultati finora raggiunti, dalle stazioni Fs., Vittoria e Ospedale, (Giornale di Brescia del 16 dicembre 2013), ignorando le modeste frequenze in partenza dalle restanti stazioni «cenerentola», poco assistite e quindi meno produttive. Franco Piemonte Brescia
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