La nuova tassa sui buoni postali
AA
In questi anni di crisi economica per le famiglie appaiono paradossali certi decreti legge che sembrano aumentare le difficoltà anziché diminuirle. Mi sto riferendo all’Avviso ai Titolari di Buoni Fruttiferi Postali Cartacei e Dematerializzati che inizia recitando «Si informa che, a decorrere dal 1° gennaio 2012, il Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201 convertito con modificazione dalla Legge 22 dicembre 2011, n. 214 ha introdotto l’imposta di bollo sui Buoni Fruttiferi Postali».«L’imposta viene applicata, per il 2012, nella misura proporzionale dello 0,1% e, dal 2013, dello 0,15%», e poi ancora «... e l’imposta di bollo (ancorché calcolata al 31 dicembre di ciascun anno di vita del prodotto) viene "accantonata" ed addebitata solo all’atto del rimborso». Tale avviso è pubblicamente visibile in internet all’indirizzo http: //www.poste.it/resources/bancoposta/pdf/buonifruttiferipostali/BFP_avviso.pdf. In sostanza, sembra di capire che chi nel passato aveva scelto questa forma di risparmio postale, che dura tipicamente vent’anni, si trova a vedersi applicata una imposta di bollo che al momento della sottoscrizione non era prevista. È legittimo tutto questo? Può essere che ci siano alcuni titolari di buoni fruttiferi postali che non sono a conoscenza di tale avviso? A questo punto è verosimile pensare che questa imposta di bollo possa aumentare negli anni? Chi fosse interessato a creare un gruppo di discussione su tale tema per capire se sia possibile ritenere illegittimo o meno un tale provvedimento può scrivere all’indirizzo email noimpostadibollo@gmail.com.
Lettera firmata
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