La nuova assessora non ha competenza specifica turistica

Scrivo in merito alle notizie, ormai ufficiali, riguardanti la nomina di Debora Massari a capo dell’Assessorato regionale al Turismo, Moda e Marketing Territoriale. Pur riconoscendo il valore dell’imprenditrice e il prestigio indiscusso della sua famiglia nel settore dell’alta pasticceria, non posso che esprimere una forte contrarietà su questa decisione, che appare come una mera operazione di glamour politico, priva di un solido fondamento di competenza specifica nella gestione dell’attrattività e delle politiche turistiche del territorio. L’Assessorato al Turismo in Regione Lombardia è un dicastero di importanza strategica cruciale. La Lombardia vanta un mosaico complesso di laghi, montagne, siti Unesco e città d’arte come la nostra Brescia, oltre al settore Moda e Design, che richiedono relazioni istituzionali e know-how di altissimo livello. Dalle informazioni disponibili, il profilo della dottoressa Massari è quello di una manager aziendale, maestra pasticcera e volto noto della televisione. Le sue competenze, eccellenti nel settore agroalimentare di lusso, non sono in alcun modo automaticamente traducibili in una profonda comprensione strategica per la gestione delle politiche turistiche regionali. È particolarmente frustrante per i numerosi professionisti, laureati con specializzazioni in Marketing Territoriale, Management dei Beni Culturali, Geografia ed Economia del Turismo, vedere posizioni di così grande rilievo non solo in Regione, ma in tutte le partecipate e gli enti pubblici, assegnate con criteri che sembrano premiare l’appartenenza o la vicinanza al governo, piuttosto che il merito, l’esperienza specifica e l’onesto percorso professionale. Questa pratica mortifica le aspettative di una generazione di esperti qualificati, che faticano a emergere perché i posti chiave vengono sistematicamente occupati per logiche di spartizione o di amicizia politica. Il rischio concreto, anzi la certezza, è che la promozione della nostra Regione venga eccessivamente focalizzata sull’elemento enogastronomico, trascurando la necessità di sviluppare strategie adeguate per il turismo montano, la valorizzazione dei borghi e il mantenimento dell’eredità di Brescia e Bergamo Capitali della Cultura. Concludo ribadendo l’importanza che la scelta dei componenti della Giunta si allinei sempre alle reali e urgenti esigenze del comparto. Resta tuttavia la ferma convinzione che la politica debba dare un segnale di maggiore attenzione al merito e alla specificità delle competenze per garantire la migliore efficacia amministrativa. Ci auguriamo che, al di là delle dinamiche di nomina, l’Assessorato possa proseguire il lavoro di promozione con la serietà e il know-how tecnico che l’importanza strategica del turismo lombardo richiede.
Piero De LucaGeografo del Turismo
Caro Piero, ammettiamo che «geografo del turismo» è qualifica che intriga, anche se abbiamo dovuto sbirciare su internet per comprendere di cosa si tratta (lo condividiamo per coloro che, come noi, sono rimasti alle nozioni della scuola media: «Il geografo del turismo studia le dinamiche e le trasformazioni del turismo e dei territori legati ad esso, analizzando destinazioni, impatti ambientali, economici e sociali, infrastrutture e accessibilità»). Gettate le basi, passiamo all’altezza. Comprendiamo la sua preoccupazione, ma apparteniamo a coloro che considerano la presenza in Giunta regionale un ruolo politico, non tecnico. E, come tale, giudicheremo la dottoressa Massari in base a capacità quali lungimiranza, ascolto dei territori, rispetto delle minoranze, massima trasparenza, abilità di circondarsi di persone libere e intelligenti, umiltà nell’imparare... Diamole qualche mese allora, le somme le tireremo a consuntivo, non in premessa. (g. bar.)
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