La lezione di nonna Antonia (quasi cent’anni)

Lettere al direttore
AA
Il 2 luglio compirò il mio novantottesimo compleanno. Ho vissuto i tempi oscuri del fascismo, gli orrori della guerra, la luce della Repubblica Democratica fondata su un’ottima Costituzione. Confido di arrivare a votare per le votazioni europee, così da sentirmi in pace con me stessa. Se mi chiedessero: «Che regalo vorresti per il tuo compleanno», risponderei: «Vorrei che tutti i cittadini si avvalessero del loro diritto e dovere d’andare a votare in un momento tanto critico per l’assetto europeo».
Antonia Palazzi Tosana
Carissima Antonia, il testo che ci ha mandato è breve quanto significativo, anche se pubblicarlo così rende poco.
Per far emozionare chi ci legge come ci siamo emozionati noi dovremmo spedire a casa di ciascuno quel foglietto in formato minuscolo e busta chiusa che ci ha inviato e che abbiamo letto d’un fiato, ammirati già dalla calligrafia accurata, tipica della scuola che insegnava ad utilizzare boccetta d’inchiostro e pennino anche quando si impugna una biro.
Ma ancor più bello, vivido, è l’invito che pone, ad andare a votare, a non sciupare un diritto per il quale molti che ci hanno preceduto hanno perso libertà, salute e talvolta la vita.
Grazie allora. Noi, pur senza eccessi d’entusiasmo, quel regalo glielo faremo. Promesso. (g. bar.)
Antonia Palazzi Tosana
Carissima Antonia, il testo che ci ha mandato è breve quanto significativo, anche se pubblicarlo così rende poco.
Per far emozionare chi ci legge come ci siamo emozionati noi dovremmo spedire a casa di ciascuno quel foglietto in formato minuscolo e busta chiusa che ci ha inviato e che abbiamo letto d’un fiato, ammirati già dalla calligrafia accurata, tipica della scuola che insegnava ad utilizzare boccetta d’inchiostro e pennino anche quando si impugna una biro.
Ma ancor più bello, vivido, è l’invito che pone, ad andare a votare, a non sciupare un diritto per il quale molti che ci hanno preceduto hanno perso libertà, salute e talvolta la vita.
Grazie allora. Noi, pur senza eccessi d’entusiasmo, quel regalo glielo faremo. Promesso. (g. bar.)
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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