La fortuna di aver ricevuto le cure in Poliambulanza

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Scrivo queste poche righe spinto da un sincero e profondo sentimento di gratitudine per quanto accadutomi. Spesso nel nostro Paese si sente parlare di malasanità, viceversa in questo caso ho potuto constatare l’elevato livello di competenze professionali della struttura sanitaria pubblica. Mi riferisco in particolare al reparto di Neurochirurgia della Fondazione Poliambulanza di Brescia. Nei primi giorni di luglio dopo una serie di esami per approfondire il mio stato di salute mi è stato diagnosticato un tumore al cervello (del lobo frontale). Ancora oggi malgrado se ne parli anche in termini di progresso della medicina in questo settore, la parola tumore fa ancora molta paura, perché dici: va bè se è ad un braccio ad una gamba pensi si va avanti lo stesso, ma quando ti senti dire che hai un tumore al cervello da quel momento la tua vita diventa sempre più piccola e precaria ed entri in un tunnel senza fine, è come andare a sbattere a trecento all’ora contro un treno in corsa; dentro di te prende vita il mostro della paura e del terrore che prende il sopravvento sulle tue paure che ti portano a fare i pensieri più brutti e né riescono a rincuorare i consigli scontati e affettuosi dei famigliari. Nel mio caso devo dire di essere stato anche fortunato avendo parenti e amici che lavorano nel settore sanitario, tutti mi consigliavano di non andare in giro a cercare qualche luminare per l’intervento. «Guarda - mi hanno detto - che alla Poliambulanza di Brescia la Neurochirurgia è una eccellenza, e il chirurgo ti opera, il dott. Ghitti è un eccellente e stimato chirurgo, sei in buone mani non andare in giro a cercare altro, il meglio l’hai qua» e così ho fatto. L’attesa dell’intervento è stata terribile con la paura che potessero insorgere complicazioni legate anche all’operazione, cosa che mi fu spiegato molto dettagliatamente dal chirurgo circa le possibili complicazioni legate all’intervento al cervello. Per mia fortuna le cose sino ad oggi sono andate molto meglio delle aspettative. Sin dal primo approccio con il reparto di Neurochirurgia ho notato la grande professionalità, sensibilità, disponibilità e umanità di tutto il personale medico, sanitario e infermieristico. Io penso e sono convinto che quando le grandi capacità professionali tecnico-chirurgiche di altissimo livello, si incontrano con queste pratiche, queste non guariscono solo il dolore fisico del paziente ma lo aiutano emotivamente a superare il dolore e la sofferenza. Grazie a tutti siete delle persone, straordinarie che curano non solo la malattia, ma curano anche lo spirito; tutto questo aiuta ad affrontare anche percorsi duri e difficili. Al dott. Ghitti e al suo staff tutta la mia riconoscenza per tutto il tempo che mi hanno dedicato, mi ritengo fortunato di averli incontrati. Ad oggi non so bene come proseguirà il mio percorso, ma so che la salita è terminata ed è iniziata la discesa, ma di una cosa ho certezza: sono uscito dall’ospedale più forte nel fisico e nello spirito e con la consapevolezza che bisogna lottare e che si può guarire.

// E. C.
Castegnato

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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