La correttezza o meno di quel «me ghe sire»

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Mi riferisco alla maglietta del GdB sulla data palindroma 02022020 e soprattutto alla frase dialettale «me ghe sire». Secondo me (ma non sono un esperto) il «sire» è errato o non perfettamente bresciano, bensì avrei messo «sere». Non essendo un esperto, nel caso chiedo lumi.

// Federico dalla Vecchia
Brescia
Gentile lettore, «giro» la sua domanda al collega Massimo Lanzini, curatore della rubrica del GdB sul dialetto bresciano, che così ci risponde: il nostro lettore solleva un dubbio legittimo, centrale per chiunque provi a ragionare con affetto sul dialetto. Partendo dalla scritta sulla maglietta - «Me ghe sire» - si chiede se sia o meno «perfettamente bresciano». Io credo che il «perfettamente bresciano» in realtà non esista: il nostro dialetto ha attraversato i secoli come parlata popolare, rappresentando la «prima lingua» di milioni di persone senza mai passare attraverso la fissazione accademica di rigorose indicazioni grafiche o grammaticali. Insomma: su un territorio vasto come il nostro un unico dialetto «originario», «puro» o «perfetto», non esiste. Esiste invece una tavolozza di variazioni continue che spesso convivono tra di loro, tutte portatrici di uguale diritto di cittadinanza a patto che siano sufficientemente documentate e storicamente diffuse su un territorio. Nel nostro caso, ad esempio, la dicitura «me sire» per «io ero» è indicata come prima scelta nel «Piccolo dizionario del dialetto bresciano» dato alle stampe nel 1851 dal maestro Stefano Pinelli, che però indica immediatamente anche «sére» come accettabile variazione. Quasi un secolo e mezzo più tardi Licinio Valseriati nel suo «Viaggio sentimentale attraverso il Bresciano» - dopo aver affermato di aver «risciaquato i panni nel Mella» (sic) - opta decisamente per «sìe», variante che pare più recente e figlia di una caduta della «R». Lo stesso Angelo Canossi usa tanto «sìe» quanto «sére». Se può valere una testimonianza personale: i miei nonni bassaioli avrebbero detto «me ga sìe», i miei suoceri altocamuni «mi ghé sèri». Espressioni entrambe corrette. (Massimo Lanzini)

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