La cittadinanza non arriva... attraverso le Poste

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Mi permetto di chiederle di pubblicare questa mia lettera perché mi trovo ormai da parecchi mesi in una situazione per la quale non intravedo alcuno sbocco positivo. Peraltro credo che tante altre persone si trovino nella mia stessa situazione, dato che avendo approfondito le mie richieste con i vari uffici ho potuto constatare che il disservizio causato da Poste Italiane non riguarda soltanto me. I fatti: di origine albanese, risiedo da molti anni in Italia, mi sono sposata con un mio connazionale di professione imbianchino, che dallo scorso gennaio è diventato piccolo imprenditore in tale settore. Abbiamo comprato casa a Marcheno e sottoscritto il relativo modulo; ho avuto la gioia di veder nascere mia figlia Julie, di trovare un lavoro e di essermi totalmente integrata, studiando e parlando italiano correttamente. Posso tranquillamente affermare di essere una persona felice che vive serenamente in Italia. Essendo in possesso di tutti i requisiti richiesti dalle leggi italiane e desiderando ottenere la cittadinanza italiana, ho inoltrato nel 2021 ai vari enti competenti (Comune, Prefettura, eccetera) la richiesta di ottenere tale cittadinanza. Devo dire che tutti i vari enti si sono dimostrati collaborativi, ed in tempi ragionevoli il decreto del Presidente della Repubblica del 16.12.2021, recapitatomi dagli uffici del Comune di Marcheno in data 14.04.2022, mi ha concesso tale diritto, come da comunicazioni che vi allego. Fin qui tutto bene, i problemi seri sono cominciati da allora. Il Comune di Marcheno è sprovvisto da alcuni anni del messo comunale, perché quello in funzione giustamente è andato in pensione; pertanto il Comune ha deciso di delegare a Poste Italiane tale importante funzione. Io potrò essere cittadina italiana solo dopo la notifica del decreto in oggetto ed il giuramento di fedeltà alla Repubblica italiana davanti al mio sindaco. Il Comune di Marcheno ha incaricato Poste Italiane lo scorso aprile 2022 di procedere a tale notifica, ma da allora non ho più avuto notizie. Faccio presente che l’ufficio postale di Marcheno si trova nello stesso edificio del Comune, ed a questo punto credo che il documento da notificarmi sia stato mandato in qualche ufficio centrale delle Poste, per poi ritornare a Marcheno quando lo si riterrà più opportuno. Quasi sicuramente un pacco di Amazon mi sarebbe stato recapitato in 24 ore, per non incorrere nelle probabili pesanti penali sottoscritte da Poste Italiane con Amazon stessa. I miei diritti, la mia voglia di possedere la cittadinanza italiana, la mia necessità di ottenerla per godere di tutti i diritti che mi derivano, così come dei doveri che ogni giorno cerco di rispettare, contano meno di un qualsiasi pacco, e non le nascondo l’amarezza e la delusione per tale comportamento, che aumentano in me ogni giorno che passa. Nel ringraziarla per l’attenzione che vorrà riservare a questa mia segnalazione, spero tanto che un’eventuale pubblicazione possa contribuire concretamente a risolvere in tempi brevi questa incresciosa vicenda.

// T. P. Cosa vogliamo chiedere ancora a questa donna per permetterle di essere italiana a tutti gli effetti? Se volevamo mettere a dura prova anche la sua pazienza, possiamo ben dire che ha superato a pieni voti anche questo esame. Un appello a Poste Italiane: recuperi il prezioso documento e lo porti a destinazione al più presto. Se ha problemi a raggiungere Marcheno, mettiamo a disposizione la nostra sede. Siamo disponibili a recapitarlo noi molto, molto volentieri. (n.v.)

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