La buona sanità tra impegno umano e professionale

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La nostra mamma «Lidia» non stava bene ormai da tempo, certo l’età si faceva sentire, 88 anni non sono pochi, ma la mamma non è mai troppo vecchia, anzi! Le varie patologie, ma soprattutto i reni iniziavano a dare gravi problemi, e così iniziamo ad intraprendere la nefasta via che ci porterà ad entrare ed uscire dagli ospedali per avere la necessaria assistenza. Il primo episodio ci porta ad arrivare al pronto soccorso di Gardone Val Trompia dove, grazie anche all’intervento del dottor Maurizio Ronconi, la mamma veniva ricoverata e curata nella maniera più corretta possibile, ma la situazione non era tranquilla i reni si erano aggravati, quindi su consiglio dei medici, siamo stati trasferiti al reparto di riabilitazione dell’Ospedale Maugeri di Lumezzane, seguiti dalla dottoressa Francesca Rivadossi, un grazie va a lei ed al suo staff, che con amore e dedizione svolgono un lavoro non facile e riescono a stabilizzarla ed addirittura a farle fare qualche passo. Terminata la riabilitazione ci sconsigliano di portarla a casa, c’è bisogno di assistenza continua e professionale, allora iniziamo a cercare in qualche struttura di lungo degenza e troviamo posto alla Villa di Salute a Mompiano, anche qui personale molto gentile ed attento, ma forse non adeguatamente preparato ad assistere una persona con cosi tante patologie. La situazione si complica, una brutta tosse fa sentire la sua voce ed una polmonite fa la sua comparsa, lo scompenso cardiaco è in agguato, i medici chiedono il ricovero presso una struttura in grado di assisterla nella maniera più adeguata, ed il destino ci ha portati nella seconda medicina degli Spedali Civili di Brescia nelle capaci mani del dottor Enzo Porteri ed il suo staff. Un grande ringraziamento va a loro, in quanto con professionalità, ma soprattutto umanità, hanno assistito la mamma e noi con maestria e dedizione, non facendola mai sentire sola, dandole conforto e dignità. Grazie a chi con educazione puliva la stanza cercando di fare meno rumore possibile, grazie agli oss che costantemente e senza sosta, passavano a vedere come stava, a tenerle la mano e dirle una parola di conforto, grazie agli infermieri tutti che con il loro lavoro instancabile controllavano che la situazione rimanesse sotto controllo e che la mamma non soffrisse, grazie ai medici che hanno capito da subito la situazione ed hanno fatto di tutto per accompagnare la mamma in modo che la sofferenza non facesse mai sentire la sua presenza. Siete tutte persone speciali, il nostro è solo un grazie, ma viene dal profondo del cuore.
Valerio Mondello
Concesio
Ecco una «filiera» della Sanità con la S maiuscola, garantita dalle strutture e ancor prima dalle persone che vi lavorano con umanità, oltre che con competenza e professionalità. Nel rilanciare la pubblica gratitudine di questo figliolo, intendiamo rendere omaggio anche ai tanti che garantiscono adeguate cure a chi ha bisogno pure in periodo estivo e vacanziero. Il grazie del lettore ci invita a non dare mai nulla per scontato
.
(n.v.)
Valerio Mondello
Concesio
Ecco una «filiera» della Sanità con la S maiuscola, garantita dalle strutture e ancor prima dalle persone che vi lavorano con umanità, oltre che con competenza e professionalità. Nel rilanciare la pubblica gratitudine di questo figliolo, intendiamo rendere omaggio anche ai tanti che garantiscono adeguate cure a chi ha bisogno pure in periodo estivo e vacanziero. Il grazie del lettore ci invita a non dare mai nulla per scontato
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(n.v.)
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