La bara non entra nel loculo: una scena davvero indegna
Il giorno 7/7/16 mio papà è deceduto, era giovedì sera, il venerdì mattina abbiamo appuntamento con l’incaricato dell’agenzia di pompe funebri, dobbiamo organizzare la degna sepoltura del nostro caro. Ci viene comunicato che verrà collocato in sesta fila, non è possibile scegliere, questa è la regola e noi la rispettiamo. Mio papà aveva 86 anni, lascia la moglie che di anni ne ha 78, sei figli e nove nipoti. Il giorno del funerale, 9/7/16, dopo il rito in chiesa, con parenti amici e conoscenti ci rechiamo al cimitero, ed è qui che abbiamo dovuto assistere ad una scena che di degno, credetemi non aveva niente. La bara viene portata all’altezza della fila n.6, l’incaricato inizia a farla entrare nel loculo ma non entra, rimane bloccata, per circa un terzo resta fuori. Cosa succede a questo punto? Lui fa di tutto per spingerla dentro, ma non va, il problema è che nemmeno esce, a questo punto viene arpionata, abbiamo sentito il rumore del legno che grattava sul cemento, riesce ad estrarla la riporta giù, arriva una persona con un trapano, toglie i quattro piedini della bara, il tutto sotto gli occhi di un centinaio di persone, noi della famiglia eravamo sconvolti ed increduli. Riportano la bara alla sesta fila e la spingono dentro come si butta un sacco della spazzatura in un cassonetto. È stato veramente straziante per tutti, uno spettacolo veramente indegno, oltre al dolore per la perdita del nostro caro ora ci è rimasta anche la rabbia per quello che è successo. Chiediamo spiegazioni e ci rispondono che la responsabilità è da attribuire alla ditta che aveva in appalto i lavori per la sistemazione dei loculi in quanto erano stati svuotati e risistemati. A questo punto io mi chiedo, ma l’appalto per questi lavori chi lo ha commissionato? Secondo me la responsabilità è di chi non è andato a controllare che questi lavori vengano fatti a regola d’arte (la bara non entrava perché c’erano delle gobbe di cemento che impedivano l’accesso completo). Un’altra domanda vorrei fare, se io pago per un prodotto che è guasto o rovinato, penso di avere il diritto che questo mi venga sostituito. Se è vero che esistono delle regole tutti dovremmo rispettarle, il personale addetto alla degna sepoltura dovrebbe essere formato ed informato per poter affrontare qualsiasi emergenza del caso. Loro hanno risolto tutto profanando mio papà. L’hanno sballottato all’inverosimile pur di farlo entrare in quel buco. Spero veramente che il senso di questa lettera venga pubblicato, anche perché abbiamo sentito che non è capitato solo a noi.
// Gabriella Baresifiglia di Carlo Baresi Rodengo Saiano
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