Istituto Mompiani Bravi insegnanti, un esempio per tutti

Lettere al direttore
AA
I n questi giorni per mia figlia si è concluso il ciclo delle scuole medie presso l’istituto Mompiani di Brescia. È sul giornale cittadino che desidero condividere la mia esperienza. La scuola Mompiani viene spesso «additata» come una scuola di frontiera, sollevando molti dubbi a chi, come me, arriva da una scuola più «tradizionale». Oggi sono grata per avere iscritto mia figlia a questa scuola. Una scuola che, in una società in cui prevalgono le urla, gli spintoni, la demagogia degli estremi, insegna ai ragazzi la cultura dell’armonia, della condivisione, del rispetto reciproco; una scuola che insegna a vedere la bellezza nella diversità dell’altro, ad accoglierla senza paura per poter costruire insieme un nuovo mondo e tutto questo senza dimenticare gli aspetti più «formali» dell’educazione scolastica. Mia figlia ha avuto il privilegio di avere un gruppo docenti coeso, stabile nei tre anni, eccellente nell’insegnamento dell’italiano e della matematica, dell’inglese e del francese, della scienza e della tecnologia. Insegnanti che grazie ad una progettualità condivisa, sanno stimolare gli alunni, educandolo al «sapere» senza addestrarli ed educandoli all’introspezione, all’ascolto di sé e degli altri. È a questi insegnanti, che lavorano con entusiasmo nonostante da troppi anni il sistema Italia non investa veramente nella scuola, che desidero porgere il mio più sentito ringraziamento per aver compiuto la magia di trasformare dei bambini in ragazzi pensanti pronti ad entrare nel mondo delle superiori e di averlo saputo fare con amore e gioia. Grazie a tutti.
Margherita
C
ara Margherita,
che bella la sua lettera e quanta speranza infonde, ricordandoci che non esiste campo senza fiori e a volte basta limpidezza di sguardo per vederli, per accorgersi del buono che c’è.
C
iò non elimina i tanti problemi che nella scuola ci sono, né bilancia le esperienze negative di chi invece non ha la fortuna che voi avete avuto, tuttavia il suo scritto rende giustizia al quadro complessivo e contribuisce a non perdere fiducia, oltre che speranza. Ci associamo dunque pure noi ai suoi ringraziamenti, abbracciando idealmente quei docenti, contenti che il loro lavoro non sia passato inosservato. (g. bar.)
Margherita
C
ara Margherita,
che bella la sua lettera e quanta speranza infonde, ricordandoci che non esiste campo senza fiori e a volte basta limpidezza di sguardo per vederli, per accorgersi del buono che c’è.
C
iò non elimina i tanti problemi che nella scuola ci sono, né bilancia le esperienze negative di chi invece non ha la fortuna che voi avete avuto, tuttavia il suo scritto rende giustizia al quadro complessivo e contribuisce a non perdere fiducia, oltre che speranza. Ci associamo dunque pure noi ai suoi ringraziamenti, abbracciando idealmente quei docenti, contenti che il loro lavoro non sia passato inosservato. (g. bar.)
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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