Islamista? Alla Crusca l’ardua sentenza
Ho letto l’accalorata (vista la stagione) lettera del signor Giovanni Bellini, pubblicata Domenica scorsa, e l’altrettanto (accalorata) replica di (g.a.) riguardanti la maltrattata lingua italiana.Dal loro argomentare mi è restato un terribile dubbio: ma se mi viene presentato Pinco Pallino, islamista, sono di fronte ad un pericoloso criminale o ad uno studioso?
Non mi sembra differenza di poco conto. All’Accademia della Crusca la sentenza.
Stefano Pazzaglia Paderno Franciacorta
Treccani riporta: Islamista Vocabolario on line s. m. e f. [DER. DI ISLAM](pl. m. -i). - 1. Studioso dell’islamismo. 2. Sostenitore (anche fanatico) dell’islamismo come unica religione; fondamentalista islamico. Un’interessante opinione viene data in merito da Wikipedia, geniale portale del web da interpretare con tutte le precauzioni che sappiamo, che così spiega: Col termine islamista si intende - come è tradizione secolare in Italia - lo studioso degli aspetti strutturali del pensiero e della spiritualità islamica. È per questo che si giustifica l’affermata presenza nelle Università italiane dell’insegnamento di «Islamistica». Tuttavia, dall’esplodere del fenomeno del terrorismo fondamentalista cosiddetto islamico, i mass media in Italia, forse sulla scorta di un noto libro di Gilles Kepel (Le Prophète et Pharaon), hanno preso ad adottare l’espressione francese «islamiste/islamistes» per indicare i militanti di quelle organizzazioni, para-militari e non, senza tenere nel debito conto però che in francese gli studiosi dell’Islam sono normalmente chiamati «islamologue/islamologues», potendo quindi usare a buon diritto il loro neologismo «islamiste/islamistes» per riferirsi ai «fondamentalisti/integralisti di matrice islamica».
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