Iris Giovanni Piva torna protagonista grazie a un concorso

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Sabato 29 aprile il pittore Iris Giovanni Piva nato ad Acquafredda nel 1912 e morto a Brescia nel 1994, sepolto nel cimitero locale, si è ritrovato protagonista dell’XI concorso grafico-pittorico a lui intitolato, come la sala consiliare del resto, grazie ai disegni degli alunni della Scuola primaria di Acquafredda - Istituto comprensivo di Remedello - che, guidati ed incoraggiati dai loro insegnanti hanno sviluppato con materiale e tecniche diversi un tema effervescente: immaginare, rappresentare, vivere il proprio paese in modo fantastico, non così come esso è, ma come si vorrebbe che fosse. Da interpretazioni e da angolature diverse, sono scaturite immagini e situazioni simpatiche, colorite che, sicuramente egli avrebbe apprezzato, innamorato quale era, più del colore che della forma. Ma perché scegliere un tema così ampio, e soprattutto perché lasciare a briglia sciolta la fantasia? La risposta è da ricercare nei laboratori di animazione alla lettura che, da undici anni, accompagnano la premiazione del concorso: infatti in questa occasione essi erano imperniati sul ricordo di un conosciuto e suggestivo autore di libri per ragazzi: Roald Dahl che ha fatto proprio dell’utilizzo della fantasia e della creatività il life motive del suo scrivere. Di lui, a scuola, in preparazione anche dell’evento, sono state lette a grandi e piccoli parecchie pagine; in Biblioteca è stata allestita una mostra itinerante in collaborazione con il Centro sistema Brescia-Est. Gli stimoli offerti dalla sintonia fra Scuola e Biblioteca atti ad avvicinare questo autore prima dei laboratori ed ai festeggiamenti per il centenario della nascita dello scrittore sono stati tanti; i bambini hanno risposto in modo propositivo ed attivo ad essi ed i laboratori hanno dato il risultato sperato: aiutare i bambini ad imparare, ad approfondire attraverso il gioco. Spesso giocare è considerato un elemento disturbante del serio e proficuo apprendimento. Invece per i bambini, come per gli adolescenti e gli adulti medesimi, il gioco è apprendimento serio, perché è proprio il trovare una motivazione che conduce ad applicarsi con serietà proficua e produttiva. Divertendosi hanno seguito i vari percorsi di animazione alla lettura, divertendosi hanno spiegato il loro disegno, lasciando da parte ritrosie e timidezze, in un clima sereno ed accogliente in cui non ha regnato tanto la competizione quanto la condivisione. Grazie a loro, a tutti loro, alla loro spontaneità e freschezza, grazie alle loro insegnanti, compagne di viaggio preziose attraverso questo passaggio nel mondo della fantasia; grazie alla Dirigente scolastica che ha avvallato il progetto, fidandosi della sinergia di intenti fra il plesso da Lei diretto ed un Ente esterno, quale può essere la Biblioteca.

// Rita Zaina Piva
presidente Biblioteca civica

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