Io, senza lavoro a causa dell’età. È un’ingiustizia

Sono una persona di cinquantotto anni che, purtroppo, ha perso il lavoro circa due anni or sono e da quel momento sono diventato invisibile. Il motivo? La mia età. Decine e decine di curricula senza mai nemmeno una risposta e di conseguenza nemmeno un colloquio. Nel frattempo, mi sono anche attivato con i canali istituzionali come Centro per l’Impiego, programma Gol etc. con il risultato che tutti i lavori trovati fino ad oggi (solo a tempo determinato) sono stati tramite conoscenze personali. Ma ora veniamo all’oggetto della mia lettera: le cooperative sociali. Queste realtà hanno nel loro statuto tra i vari fini, il reinserimento lavorativo di persone svantaggiate o over 50. Bene, ho inviato curriculum a decine di cooperative, rispondendo a loro annunci di lavoro per i quali avevo tutte le skill (oramai fa scena utilizzare questo termine) per poter accedere quanto meno ad un colloquio conoscitivo. Risultato? Un fragoroso silenzio. Poi però, mi accorgo che continuano ad assumere persone extra comunitarie o ex detenuti. Forse per gli sgravi contributivi ai quali danno accesso? Beh, il sospetto è forte. Faccio una precisazione: non ho nessuna discriminazione nei confronti degli extra comunitari, ma non mi sta bene nemmeno essere io il discriminato. A questo punto, solo per curiosità, proverò ad aggiungere nel mio c.v. che sono appena uscito da Canton Mombello e mi chiamo Karim.
Lettera firmataCarissimo, il peggio, quando non si trova lavoro, è che lo sconforto finisce per incattivire, prendendosela con tutti. A partire da coloro che abitano al pianerottolo della stessa condizione sociale, innescando quella che si rivela a tutti gli effetti una guerra tra poveri. Illudersi che chiamarsi Karim e uscire da Canton Mombello aumenti, invece di ridurre, le possibilità di essere assunti da chicchessia, fa parte della distorsione di chi non trova vie d’uscite e perde la lucidità di un’analisi obiettiva. Siamo sinceri: capiterebbe pure a noi se camminassimo nelle sue stesse scarpe. Ecco perché la risposta non le va data a parole, bensì nei fatti. Ed è perciò che pubblichiamo la sua lettera, in bella evidenza, affinché abbia maggiori possibilità di essere notata da imprenditori che sappiano dare valore alla persona e le offrano la possibilità di lavorare che merita. (g. bar.)
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