Io, ideatore creativo deluso da troppi no Rivorrei Portobello

Lettere al direttore
Lettere al direttore
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Scrivo con spirito molto deluso di una persona creativa, sono molto dispiaciuto dato che ho ideato e realizzato artigianalmente svariati oggetti, tutte cose che spaziano in vari settori dell’uso quotidiano (per esempio illuminazione, arredi d’interno, tempo libero e accessori per la casa). Ho proposto le mie idee, i miei progetti e il relativo sviluppo alle varie realtà produttive inerenti, ma, con molta amarezza e delusione, ho trovato, sicuramente attenzione per l’idea e l’intenzione di vederla, ma anche la sensazione che questi miei buoni progetti potessero essere realizzati senza però portare alcun giovamento a colui che li ha pensati; sono consapevole che la strada da seguire sia quella del brevetto (avendone depositato già uno a mio nome), ma con costi ragguardevoli e spesso non indifferenti. Ho avuto l’occasione di intavolare parecchi colloqui con svariate aziende e ho notato che molte focalizzano l’attenzione sulla firma e sul grande designer, perdendo di vista il valore del progetto che sottopongo loro, naturalmente da parte mia non ho alcunché da ridire sul designer, tuttavia reputo che anche l’idea di un «non designer» possa essere degna di nota, per fare in modo che queste intuizioni non vadano perdute. Mi sono informato sulle realtà e sulle organizzazioni che possono aiutare e promuovere le svariate idee, ma anche in questo frangente non ho trovato molti sbocchi... Che delusione! Mi piacerebbe e sarebbe assai interessante rivedere o meglio ancora, avere una trasmissione come «Portobello», con l’indimenticabile Enzo Tortora, come molti ricorderanno bene, infatti quella trasmissione era di grande aiuto per lo sviluppo di tante brillanti idee e continuo stimolo per le persone a proporne di nuove, rimarcando il valore stesso dell’idea e dell’ideatore.

Stefano Bolognini
Lumezzane

Caro Stefano, «Portobello» non c’è più, ma non per questo la possibilità di pubblicizzare le proprie idee è venuta meno. Anzi, mai tempo più di questo concede l’opportunità di mettersi in vetrina. Il problema, semmai, ci pare quello opposto, cioè che sia tutto un gran pagliaio, in cui non si distingue più alcun ago. Fuor di metafora però, non si dia per vinto e trovi strade alternative al classico percorso «ideatore-azienda», magari utilizzando la rete, i social. Ricordando che la creatività è importante, ma la perseveranza e l’ostinazione lo sono di più. Nel frattempo, se ci vuole mandare qualche dettaglio sui suoi progetti, valuteremo la possibilità di darne conto in un articolo. Che ormai ci ha incuriosito e, anche senza essere un novello Leonardo, vorremmo saperne di più sulle trovate artigianali che ha escogitato. (g. bar.)

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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