Io, dalla Sardegna, dico grazie Brescia per la cura ricevuta

Lettere al direttore
Lettere al direttore
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Mi chiamo Roberta e scrivo da Sassari, in Sardegna, con il desiderio sincero di condividere una testimonianza che merita attenzione e riconoscimento pubblico. Per decenni ho vissuto una condizione di sofferenza intestinale che, pur essendo reale e invalidante, è stata spesso ignorata o minimizzata da molti professionisti. In più occasioni mi sono sentita non creduta, persino indirizzata verso consulti psichiatrici, come se il mio dolore non meritasse una valutazione gastroenterologica seria. A seguito di diverse colonscopie e gastroscopie eseguite nella Regione Sardegna, le biopsie prelevate sono state analizzate sia a Sassari che a Roma ma gli istologici avevano esiti aspecifici rendendo impossibile stabilire la causa del mio malessere ed inficiando le ipotesi di diagnosi dei diversi gastroenterologi che mi seguono. Così decido di recuperare tutte le biopsie sparse di qua e di là e di portarle personalmente agli Spedali Civili di Brescia. Poi, grazie alla mia ostinazione e ad un destino finalmente favorevole, ho incontrato il Professor Vincenzo Villanacci. In lui ho trovato non solo un medico di straordinaria competenza, ma un uomo di profonda umanità. Mi ha accolta con rispetto, ascoltata con attenzione, e soprattutto creduta. Con parole semplici e precise mi ha spiegato la mia malattia - il Morbo di Crohn- che fino a quel momento nessuno aveva voluto diagnosticare. Quella verità, per quanto difficile, è stata per me una liberazione. Il professor Villanacci ha saputo mettermi a mio agio con naturalezza, come se ci conoscessimo da sempre. Ha trasformato la mia paura in consapevolezza, la mia solitudine in fiducia. Tornare in Sardegna con una diagnosi è stato infinitamente più semplice grazie alla certezza di aver avuto al mio fianco un medico del suo calibro. Credo che simili figure meritino di essere celebrate pubblicamente. Perché in un mondo che spesso corre troppo veloce, lui si è fermato ad ascoltare. E per me, quel gesto ha fatto tutta la differenza Spero che questa testimonianza possa trovare spazio nel vostro giornale, affinché altri possano conoscere e apprezzare il valore umano e professionale di un medico così speciale, di un medico che ha fatto della medicina la sua vita a favore del bene collettivo. Professionisti così danno al vostro territorio e alla vostra Regione un valore aggiunto invidiabile da tutti coloro che avrebbero bisogno di un Villanacci in ogni territorio.

Roberta Tola
Sassari

Cara Roberta, la memoria spesso ci inganna, così siamo andati a controllare: sul professor Villanacci abbiamo già pubblicato non una, bensì due lettere d’identico tenore, mesi fa. Allora a scriverci erano state Donatella e poi Francesca, due mamme, reduci da brutte esperienze l’una a Roma, l’altra a Bari, e che invece a Brescia avevano trovato non soltanto ascolto, ma pure soluzione al problema. Tutto ciò per dire che tre indizi fanno una prova e che come città, come provincia, l’orgoglio si somma alla riconoscenza e all’impegno affinché ciascuno faccia la sua parte e tale patrimonio diventi seme, mantenendo Brescia un’eccellenza. (g. bar.)

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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