Invecchiare bene offre un’opportunità di rinnovamento

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V orrei toccare un tema importante con il quale prima o poi tutti avremo a che fare: la vecchiaia. Quando si tratta di invecchiare siamo tutti principianti. È un processo alquanto difficile ma che si può trasformare in uno stadio di rinnovamento. L’invecchiamento non inizia a 65 anni, dipende quando percepiamo questo cambiamento. Quando abbiamo vent’anni i 30 ci possono sembrare come i 70 e quando ne abbiamo 70 o 75 invece può darsi che dentro siamo ancora quarantenni. Il punto è che possiamo sentirci «vecchi» in qualsiasi momento della vita. La realtà dell’invecchiamento presenta difficoltà alle quali nulla di ciò che abbiamo già vissuto ci ha veramente preparato. Importante imparare a relazionarsi in un modo nuovo con le difficoltà quali: la perdita, il lutto non solo per le persone amate ma anche la scomparsa della giovinezza, della salute, del nostro aspetto, la solitudine e l’impotenza. Per molti il mondo è cambiato troppo in fretta, soprattutto dal punto di vista tecnologico, e si sentono lasciati indietro. Il mio consiglio è di provare a sfruttare l’invecchiamento per migliorare la qualità del nostro vivere quotidiano. Per esempio stabilire delle priorità quando decidiamo come investire il tempo e le energie, basandoci su cosa è veramente importante per noi. Soffermarsi meno sulle preoccupazioni di poco conto, essere meno timorosi e dedicarsi alle cose che ci va di fare. Evitare di fare le cose dove ci sentiamo in obbligo di dover fare e che non hanno importanza, ridurre le distrazioni concentrandoci sulla meditazione, la preghiera, la lettura. Quando non riusciamo ad essere sempre attivi come prima non consideriamolo un segno di declino ma parte del processo naturale, un processo che ci concede più tempo per la riflessione e la consapevolezza interiore. Ma la cosa più importante deve essere l’accettazione del fatto che moriremo e che dobbiamo arrenderci a questo come parte dell’ordine naturale delle cose, perché cercare di lottare per cambiare l’inevitabile è controproducente e può trasformarsi in un lotta contro i mulini a vento. Il dono più grande dell’invecchiamento è acquisire saggezza e vivere meglio attraverso la gentilezza e l’amor e.
Nadia Dal Pra
Brescia
Gentile lettrice, intanto, raggiunta una certa età, si deve partire dalla constatazione che si ha la fortuna di poter... diventare vecchi. Privilegio che - ci insegna l’esperienza - non è riservato a tutti. E la coscienza di ciò in teoria dovrebbe indurci ad affrontare col massimo rispetto del nostro corpo e della nostra mente il tratto finale del nostro percorso terreno. Poi anche qui vale - come per le altre parti della vita - che s’impara ad invecchiare... invecchiando. E, ancora, noi abbiamo la fortuna di vivere in una società, dove pur con tutti i limiti e i vizi che possiamo riscontrarvi, la maggior parte delle persone può al momento vivere una vecchiaia relativamente dignitosa, con un’assistenza sanitaria relativamente adeguata e con qualche opportunità di gratificanti convivialità ed esperienze. Su questa pagina il dottor Renzo Rozzini, esperto del tema, tiene una rubrica settimanale in cui offre preziosi consigli ed indicazioni in materia. Una cosa è comunque certa: accettare la condizione di invecchiare vedendone anche le potenzialità a disposizione, aiuta senz’altro ad invecchiare meglio, in maniera che - come recita il proverbio toscano - «la morte la c’ha a trova' vivi». (g.c.)
Nadia Dal Pra
Brescia
Gentile lettrice, intanto, raggiunta una certa età, si deve partire dalla constatazione che si ha la fortuna di poter... diventare vecchi. Privilegio che - ci insegna l’esperienza - non è riservato a tutti. E la coscienza di ciò in teoria dovrebbe indurci ad affrontare col massimo rispetto del nostro corpo e della nostra mente il tratto finale del nostro percorso terreno. Poi anche qui vale - come per le altre parti della vita - che s’impara ad invecchiare... invecchiando. E, ancora, noi abbiamo la fortuna di vivere in una società, dove pur con tutti i limiti e i vizi che possiamo riscontrarvi, la maggior parte delle persone può al momento vivere una vecchiaia relativamente dignitosa, con un’assistenza sanitaria relativamente adeguata e con qualche opportunità di gratificanti convivialità ed esperienze. Su questa pagina il dottor Renzo Rozzini, esperto del tema, tiene una rubrica settimanale in cui offre preziosi consigli ed indicazioni in materia. Una cosa è comunque certa: accettare la condizione di invecchiare vedendone anche le potenzialità a disposizione, aiuta senz’altro ad invecchiare meglio, in maniera che - come recita il proverbio toscano - «la morte la c’ha a trova' vivi». (g.c.)
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