Invalidi civili e verifiche straordinarie

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È noto che da oltre un anno il ministro Brunetta ha preso di mira la categoria degli invalidi civili, dei ciechi civili e dei sordomuti, disponendo, per l'anno 2009, la caccia al «Falso Invalido» (art. 80 L. 133/2008) con una verifica straordinaria da parte delle Commissioni dell'Inps di 200.000 invalidi percepienti i benefici economici. Si è appreso che le Commissioni straordinarie di controllo hanno «cancellato il 13% degli assegni di invalidità civile con un notevole risparmio per le casse dello Stato». Non è una sorpresa! Era ora che venissero individuate quelle persone che da tempo percepiscono i benefici economici senza averne titolo, avendo presentato «carte false» disposte da promotori del raggiro, facilitati da medici compiacenti per i quali si ipotizza il reato di associazione per delinquere. Dalle verifiche Inps della Lombardia e di altre Regioni confinanti, la media delle sospensioni si aggira intorno al 5%, per cui è evidente che da tempo in certe zone sussiste un sistema di malcostume che ha determinato una percentuale molto elevata. Nel 2009 a Brescia su circa 1.000 verifiche non sono stati riscontrati casi di «falsi invalidi», ma l'accertamento ha evidenziato delle persone che, dopo anni dal riconoscimento dello stato di invalidità civile, presentando un quadro di stabilizzazione clinica, ottenuto dopo lunghi e costosi periodi di cure riabilitative, vengono privati dei benefici economici. Inoltre i casi più frequenti di sospensione dei benefici riguardano quegli invalidi che si sono presentati a visita sprovvisti di certificazione medico specialistica atta a riconfermare la sussistenza delle patologie già riconosciute da diversi anni. Il Governo aveva colpito giusto e, per reperire circa 30 milioni di euro necessari per sanare parte del bilancio dello Stato, ha innalzato dal 74 al 85% la percentuale di invalidità necessaria per percepire l'assegno mensile (tentativo questo abrogato definitivamente a seguito della manifestazione del 7 corrente mese) e imposto un ulteriore inasprimento della lotta ai falsi invalidi programmando altre 100.000 verifiche straordinarie per l'anno 2010 ed ulteriori 200.000 per gli anni 2011 e 2012. L'attenzione è stata focalizzata sui disabili che da diversi anni percepiscono i benefici economici. Nella provincia di Brescia, per l'anno in corso, sono state disposte oltre 2.600 verifiche, intese ad individuare casi di «falsi invalidi», ma soprattutto per reperire quelle persone che, a distanza di 15/20 anni dal riconoscimento dello stato di invalidità civile, per le stesse motivazioni sopra descritte, non hanno più titolo a percepire l'assegno mensile (invalidi parziali), la pensione di invalidità (invalidi 100%) o l'indennità di accompagnamento. L'Inps di Brescia ha richiesto alle Commissioni mediche delle Asl della Provincia la trasmissione dei fascicoli personali degli invalidi, tratti dal calendario nazionale delle pensioni erogate alla data del 1° gennaio 2010. È precisato che sono esclusi dalle verifiche straordinarie, i disabili ultrasessantacinquenni che percepiscono le prestazioni sostitutive erogate dall'Inps ed i soggetti portatori di menomazioni o patologie stabilizzate o ingravescenti previste dal decreto interministeriale 2 agosto 2007. Da quanto sopra esposto i disabili che percepiscono i benefici economici da almeno 5 anni devono porsi una domanda: «Se vengo convocato a visita, dispongo di documentazione medico specialistica recente atta a dimostrare la sussistenza dei requisiti medici che hanno dato luogo alla concessione di assegni, pensioni o di indennità di accompa- gnamento?». Se hai dei dubbi chiedi, in primo luogo, al medico di famiglia delle precisazioni oppure presentati alla sede Anmic con la documentazione in tuo possesso per un esame e, sentito il parere dei medici fiduciari, disporre nuovi accertamenti da produrre, se convocato, alla Commissione di Verifica dell'Inps.

Livio Righetto
Presidente provinciale Associazione nazionale Mutilati ed Invalidi civili
Brescia

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