Inneggiare a Trump accomunati solo dal no a Renzi
Le sarò grato se vorrà ospitare gli interrogativi di un ottuagenario che, come molti suoi coetanei, ormai lontani dalla politica ma intrisi di passione civile, ha ancora desiderio di colloquiare con i suoi concittadini. In breve gli interrogativi sono questi: saprebbe spiegarmi qualche lettore, con i toni garbati che la mia età richiede, perché Grillo, Brunetta, Salvini, Storace e compagnia cantando, hanno inneggiato alla vittoria di Trump? Sperano forse che dalle loro file emerga un mini Trump in salsa italiana che faccia finalmente le scarpe all’odiato Renzi? Con quale programma politico? O è forse soltanto un caso che si trovino tutti uniti nella battaglia referendaria? Mi pare tuttavia che non si accorgano che condurre la campagna referendaria con l’imperativo fondamentale di mandare a casa Renzi, comporta che, anche se vincessero, lascerebbero a Renzi una percentuale dell’elettorato molto elevata, che il loro nemico potrebbe vantare come voti personali, in ogni momento e in ogni sede. Renzi ha attizzato la campagna sul piano personale, lasciandola poi gestire con piacere all’opposizione. È questa l’ultima trappola ordita dal toscanaccio.
// Avv. Giancarlo AngeliniBrescia
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