In un tema la bacchetta magica del nostro futuro

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Noi alunni della classe terza G della scuola media Pascoli di Brescia con la prof.ssa Bronzini Serena abbiamo svolto un lavoro relativo all’orientamento e, durante la lettura dei nostri testi su come vediamo il futuro, ci ha particolarmente colpito quello di un nostro compagno indiano, Singh Sanandeep. Ci siamo davvero commossi per la semplicità delle sue parole e ci piacerebbe molto che Lei lo pubblicasse sul suo Giornale. Ci piacerebbe sorprenderlo e dirgli che l’integrazione e la tolleranza nella nostra piccola realtà di classe è avvenuta e gli vogliamo bene... «Quando ero piccolo e ancora vivevo in India non mi preoccupavo molto del mio futuro, vivevo alla giornata e mi divertivo... Ero un bambino obbediente, seguivo le regole perché era un dovere insegnatomi dai miei genitori. L’unico che seguivo era però il nonno, pendevo dalle sue labbra, ogni cosa che diceva mi sembrava la cosa più giusta; lui sapeva capire gli altri, ma soprattutto me, sapeva intuire i miei desideri, i miei sentimenti e soprattutto i miei sogni. Aveva capito che avrei voluto essere come lui. Lui era un punto di riferimento, aveva una parola gentile per tutti e tutti lo amavano. Lo guardavo con ammirazione e pensavo che così avrei voluto essere da grande... Se avessi una bacchetta magica proverei a trasformare tutti i miei sogni in realtà, trasformerei il mio futuro in una vita appagante, con tante soddisfazioni, proprio come mio nonno vorrei essere un esempio positivo, capace di creare un mondo migliore per tutti. Come lui mi piacerebbe avere la pazienza nell’ascoltare gli altri, vorrei trovare le parole giuste sempre, per ogni persona che incontrerò nel mio cammino, desidererei avere il suo carisma... Ma la bacchetta magica non esiste, sono un ragazzo realista e così penso a cosa potrei fare sul serio. Desidererei un lavoro che mi permetta di mantenere la mia famiglia, lavorare in un ambiente positivo, stare bene con tutti e sentirmi un po’ a casa. I sogni rimangono, forse non si realizzeranno mai, ma il nonno mi ha insegnato a non avere paura di cercare di realizzarsi perché sognare non costa nulla!»

// Sanandeep Singh
Brescia

Grazie a Sanandeep e ai suoi compagni di classe per la condivisione di questa lettera d'amore per il nonno e di speranza per il futuro. È vero: sognare non costa nulla. Non solo: può fare miracoli quando agisce sulla volontà e l'impegno a stare bene con se stessi e con gli altri. Se poi lo si fa tutti insieme, il risultato è garantito. Bravi ragazzi, avete la bacchetta magica in mano. Usatela bene. (n.v.)

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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