Imparare e insegnare a spegnere le luci non necessarie

AA

Spegni la luce! In attesa di come, con cosa e quando bypassare l’approvvigionamento energetico da paesi belligeranti, contenere i costi della spesa energetica familiare e non solo, adempiere a un miglioramento ambientale che vada oltre le giornate nazionali, europee, internazionali e il sostegno di rito (che lì spesso si ferma), un’azione immediata di educazione credo vada intrapresa (o meglio ripresa). Non sprecare energia. Nel 1997 nel film «Don Milani - Il Priore di Barbiana» c’era una scena dove uno degli studenti del Priore, in visita presso la casa di Elena Pirelli Brambilla, spegneva le luci dopo essere passato di salone in stanza del palazzo. In un altra scena i ragazzi chiesero di addormentarsi con un lampadario acceso in un grande salone e furono accontentati, non come gesto di spreco, ma per godersi una volta nella vita l’illuminazione elettrica. Quante volte i nostri genitori ci hanno raccomandato di spegnere le luci quando c’è luce naturale? Quante volte gli insegnanti ci raccomandavano con autorità: «che l’ultimo spenga la luce!». Se vogliamo goderci l’illuminazione elettrica (a basso costo e impatto) dobbiamo spegnerla quando non serve. Senza giungere a indirizzi legislativi di imposizione, chi ha competenze di calcolo energetico può fare un giro nei territori comunali e nelle città, in orario serale e notturno, per contare quante fonti luminose interne ed esterne agli edifici sono attivate senza una reale necessità: esercizi commerciali chiusi, uffici privati chiusi, uffici pubblici chiusi, scuole chiuse, strutture sanitarie chiuse, luoghi di culto chiusi, centri civici e biblioteche chiusi. In sostanza una moltitudine di strutture non a «ciclo continuo», ma con una moltitudine di fonti luminose attivate esterne e interne. Le uniche fonti luminose utili dal tramonto all’alba sono poche: le restanti perché non spegnerle? Non un’ora o una notte per abbattere l’inquinamento luminoso e vedere il firmamento: per sempre da adesso. Qualcuno potrebbe obiettare affermando che le luci accese servono ai servizi vigilanza notturna. All’indomani del 2000 d.C., con moderni sistemi tele-video-sensoriali di allarme, credo che anche questi servizi abbiano strumentazioni, mezzi e capacità per prevenire e verificare le eventuali effrazioni. Altri potrebbero ricordare che servono per far sì che i percorrenti le strade in orario serale e notturno, non si smarriscano. Forse i rintocchi serali (di durata variabile secondo le tradizioni locali), dei campanili di montagna e pianura hanno permesso anche ai più «brilli» di un tempo di tornare a casa sani e salvi. Oggi moderni sistemi di navigazione ci conducono ovunque. Infine la pubblicità. Un’insegna di un ufficio o negozio richiama di notte più clienti dei moderni internet e social network? Dubito. Passando alle abitazioni ove ognuno può governare la propria repubblica autonoma secondo proprie volontà, occorre reintrodurre il richiamo educativo di una volta. Già: educazione in famiglia = educazione nella collettività.

// Lettera firmata Gentile lettore, la capacità di autoregolazione e di responsabilizzazione nella gestione delle risorse (limitate) disponibili, ivi incluse naturalmente quelle energetiche, è senz’altro un aspetto importante e significativo per compiere quella transizione ecologica che tutti auspichiamo, e arrivare ad una reale sostenibilità della presenza umana su questa Terra. Quindi anche una luce spenta in più in ogni casa o in ogni strada, sommata alle altre, può fare una qualche grande differenza. Basterà? No, di sicuro: occorreranno altri numeri e interventi macro per una svolta radicale. Ma intanto un comportamento virtuoso (in famiglia) con le luci di casa o (a livello di amministrazioni pubbliche) con quelle di una via, è facile sia illuminante, inducendone altri e cambiando l’approccio generale (della persona e di un ente) in termini di eco-responsabilizzazione. O almeno questo è quel che credo e spero. (g.c.)

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato