Il volo per Cataniacancellato senza spiegazioni e scuse

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Vicenda surreale. Venerdì 14 luglio avevo un volo Linate-Catania ITA Airways alle ore 11.30. Sono in attesa ma a quell’ora vedo che non imbarcano e chiedo all’addetta al gate cosa succede. Mi dice che il nostro volo non è arrivato perché, per maltempo, è stato dirottato a Malpensa. Contestualmente arriva un’email da ITA che annuncia che il volo è cancellato ed annuncia futuri aggiornamenti. Non ti dicono «ti abbiamo messo sul volo CYX che partirà al gate W alle ore X e scusate per il ritardo». No, sarebbe da compagnia seria. Dobbiamo ritirare i bagagli imbarcati (grande sbattimento) ed andare in biglietteria per capire quando si può partire. Così facciamo, ma dopo 1 ora e 15 minuti che siamo in coda in piedi alla biglietteria con altri disperati come noi, senza che nessuno risolva praticamente nulla, ma soprattutto senza la minima notizia (sono arrivate le 12.45) chiedo di parlare con qualcuno della compagnia ai vari banchi che recano ben chiaro il logo ITA Airways dietro gli operatori. Nessuno che ammetta di essere dipendente ITA! Inizialmente ho pensato che probabilmente si vergognavano, e dopo ho capito perché. Nel frattempo iniziano ad annunciare imbarchi di altri voli ITA Airways; si riprende a volare quindi, tranne il nostro. Abbastanza alterato salgo al piano di sopra dove mi dicono esserci gli uffici ITA Airways. Entro nel primo ufficio in cui vedo segni di vita e trovo un tizio che si qualifica come il capo scalo ITA Airways di Linate. Pensa che fortuna, mi dico, sono arrivato subito da chi decide. Gli faccio presente che a fronte di una presunta emergenza climatica di un’ora siamo con volo cancellato, da un’ora e mezza ci sono i passeggeri di almeno 4 aerei (anche altri inizialmente erano stati cancellati) in piedi in coda in biglietteria e senza notizie. Mi dice che sta facendo il possibile. Gli dico che le emergenze sono una cosa, ma il modo di reagire non è questo. Si deve informare e dare modo a questa moltitudine di gente (alcuni anche con difficoltà a rimanere in piedi) di sedersi ed aspettare notizie certe. Pare che parli arabo. Secondo lui non c’è modo di gestire diversamente la vicenda. Alla fine mi dice che solo per Catania forse a breve potrebbe saltar fuori un aereo e quindi di pazientare in coda e non andarmene (come avrei voluto fare). Ho anche temuto che mi dicesse questo per togliermi di torno, ma non osavo pensare arrivasse a tanto! Ahimè mi sbagliavo. Torno in coda, sempre in piedi e senza notizie, ma alle 14, esasperato, ritorno nell’ufficio e solo in questo momento il tizio autorizza la seconda tizia che sedeva accanto a lui a scendere ed a comunicare che il volo è cancellato, e lo sapevamo, ma soprattutto che non c’è nessuna possibilità di volare a Catania né oggi né sabato e neppure domenica. E soprattutto nessun sostegno per chi, e sono molti, devono rimanere in una città senza sapere nemmeno dove andare a dormire. Ora alle 17.26, sono appena partito da Milano Centrale su un treno per Napoli (e poi si vedrà) rifletto sulla vicenda e scrivo queste righe. Perché tutto questo? Perché una compagnia di bandiera con un servizio così indegno? Perché prendersi gioco dei clienti ed abbandonarli, senza un tentativo di rimediare al problema? Che vergogna, da cittadino italiano la nostra compagnia che si comporta quasi come un ladruncolo di bassa lega. Ma soprattutto, se il nostro aereo è a Malpensa, non è possibile o portare i passeggeri a Malpensa oppure, probabilmente più semplice visto che si sta volando tranquillamente, far venire l’aereo (il nostro aereo) da Malpensa a Linate, imbarcare tutti e partire per Catania? Ma questo aereo, forse, non c’è mai stato, oppure è stato usato per altro... tanto... a chi interessa di quei poveri idioti che dovevano andare a Catania. Ed al momento nessuna ulteriore email da ITA Airways, come non fosse successo nulla. Che tristezza!
Piero Alessandro Marcoli

Gentile lettore, purtroppo non sono infrequenti - soprattutto in questo periodo estivo - situazioni come quelle descritte, né sono appannaggio solo dalla neonata compagnia italiana. Intendiamoci: le emergenze e gli imprevisti non possono essere... programmati come i voli. Ma le compagnie sono tenute ad avere i famosi piani B per assistere i passeggeri in caso di cancellazione del volo. Non tutte - esperienza alla mano - sembrano attrezzate per simili circostanze, costringendo talvolta i passeggeri (clienti con i quali è in vigore un rapporto contrattuale) a bivacchi imprevisti in aeroporto o in ritorni a casa dallo scalo distante più di 100 chilometri dalla residenza (esperienza personale recente). Il fenomeno è così diffuso che ci sono avvocati di altre città e di associazioni consumatori che si propongono per ottenere in via giudiziaria risarcimenti ai passeggeri, molto spesso riuscendo a strappare un indennizzo dopo aver dimostrato inadempienze contrattuali di questa o quella compagnia. Ma capisco: non si può sempre viaggiare con a fianco, si fa per dire, un legale. Comunque, è d’obbligo non rassegnarsi, anche solo segnalando i disservizi può essere una strada per evitare che si ripetano... nella totale indifferenza nei confronti dei passeggeri coinvolti. (g.c.)

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