Il Teatro Sociale e la vendita di abbonamenti
In relazione alla «lettera firmata» pubblicata in data 12 novembre mi preme puntualizzare come modalità e organizzazione della vendita degli abbonamenti al Teatro Sociale, sempre comunque perfettibili, siano pensati per favorire il pubblico e non certo per ostacolarlo.
In primo luogo la nostra biglietteria è aperta dalle 11.00 alle 14.00 e dalle 16.00 alle 19.00 proprio per permettere di sfruttare la pausa pranzo o la fine giornata senza dover chiedere «4 ore di permesso non retribuite». Inoltre per ogni tipologia di abbonamento la biglietteria è rimasta aperta anche il sabato o la domenica. Orario e calendario sono a disposizione del pubblico, esposti all'esterno del teatro e consultabili sui nostri programmi o nel nostro sito.
Non so quale tipologia interessasse all'estensore della missiva - ci farebbe piacere saperlo per poter ovviare agli inconvenienti - , ma vorrei ricordare come gli abbonati fedeltà e a 13 spettacoli godano da molti anni del diritto di prelazione, che può essere esercitato telefonicamente da casa propria; come immediatamente dopo, quindi con ampia disponibilità, vadano in vendita gli abbonamenti a 8 spettacoli serie azzurra e gialla; come da quest'anno, dopo gli abbonamenti a posto fisso, sia stata introdotta la tipologia a scelta «Carta libera» senza limitazione alcuna. Solo a questo punto sono andate in vendita le ultime tipologie di abbonamento inevitabilmente condizionate alla disponibilità residua e proprio per questo economicamente più convenienti. È ovvio che a fine campagna non si possa pensare di avere a disposizione posti nelle prime file a prezzi ridotti per gli spettacoli più richiesti. Ma, ripeto, non so se questo sia il problema del vostro lettore.
Per l'annoso problema del distributore di numeri vorrei banalmente sottolineare come sia il mezzo usato ovunque per cercare di regolare code e afflusso, confidando nel buon senso e nell'educazione degli utenti senza dover ricorrere ad un servizio d'ordine che controlli il comportamento di persone adulte. Con l'espositore noi indichiamo anche il numero di partenza della distribuzione; quindi chiunque stacchi un numero sa esattamente quante persone lo precedono in coda. Non si tratta di «20 o 30» come non si tratta di 10 o 50, ma di un numero preciso.
Riguardo l'ultimo passaggio della lettera - la mezz'ora entro la quale si sbrigherebbe la coda in caso di apertura alle 8.30 - ricordo che le diverse soluzione tentate negli anni scorsi non hanno mai dissuaso i più determinati dal mettersi in coda fin dalle prime ore del mattino; e per quanto abili le nostre cassiere siano, una coda di 30 persone non si esaurisce in 30 minuti. Nemmeno alle 8.30.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Angelo Pastore
Direttore CTB
Teatro Stabile di Brescia
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