Il Richiedei e la rana nell’acqua che sta per bollire

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«Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole e più non dimandare». A questo punto la sovranità del popolo è definitivamente al capolinea e facciamo veramente la fine della rana che, caduta in una pentola di acqua fredda, nuota tranquilla, poi l’acqua si scada ed è piacevole, quando l’acqua diventa bollente vorrebbe saltar fuori, ma è ormai bollita. Noi siamo quella rana e per non esserci svegliati prima e aver aspettato che qualcun altro facesse per noi ciò che andava fatto, siamo al punto che il Richiedei chiude o giù di lì e se ne va a Montichiari. Quindi ora, senza il benché minimo scatto di orgoglio, abbassiamo la testa: obbedienti. Già, obbedienti ma mugugnanti. Il mugugno serve forse per far ritenere a chi opera «così colà» di non essere nel giusto? Neanche per idea, miei cari: abbiamo risparmiato, i bilanci sono plaudenti, cosa volete ancora? Finitela di darci il «rosego». Ma dove sta la nostra gente? Ricordo che molti anni or sono i familiari dei malati psichiatrici, dovendo trasferire i propri cari da Brescia a Rovedolo, con un atto di civile opposizione insieme al Movimento per i diritti del malato, ritenendo sensatamente detta nuova collocazione luogo inadatto ai loro malati, si opposero e ottennero di restare dove si trovavano e cioè in un decente luogo di cura. Dove sono ora i cittadini che dovrebbero preoccuparsi dei loro anziani che in caso di necessità si troverebbero a Montichiari e non più al Richiedei? Non ci sono. Sono diventati tutti muti, obbedienti, passivi. Salvo lamentarsi poi quando saranno come la rana: cotti. Ma perché si è potuto cacciare il Consiglio Comunale di Parma solo con l’opposizione fatta di coperchi e pentole e noi stiamo qui buoni e tranquilli con voci flebili che non solo non arrivano ai piani alti, ma non le sente neppure chi ti sta vicino e lassù c’è invece chi se la ride per aver condotto in porto, o quasi, il trasferimento. Che brutta fine quella rana: proprio non è rimasto un filo della verve e del coraggio civile di quel popolo che consentì la cacciata dei fascisti e dei tedeschi e fece di una nazione distrutta uno Stato ben organizzato e capace di opporsi a leggi perverse? Passivi e mugugnanti incapaci di qualsivoglia ribellione: ecco che cosa ci siamo ridotti ad essere. Abbiamo scomodato Dante Alighieri e Noam Chomsky solo perché siamo stanchi e sfiduciati. Resta un dubbio: però, chissà.

// Marisa Clementoni Tretti
Pres. Movimento per i diritti del malato

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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