Il... quotidiano ritardo delle consegne postali

Lettere al direttore
Lettere al direttore
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Ho deciso di scrivere per condividere (e magari anche avere conferme o smentite) quello che ci sta succedendo ormai da mesi con le poste italiane. Mio padre, ormai 90enne, ha smesso di andare da solo tutti i giorni a comprare il Corriere perché ormai cammina molto male e non se la sente più. Le mie sorelle e io durante la settimana lavoriamo e non possiamo andare a comprarglielo, ci andiamo solo il sabato (dato che la posta non arriva) e la domenica. La soluzione migliore ci pare dunque un abbonamento. Bene. Questa scelta però si rivela sbagliata fin da subito, poiché il Corriere, quando arriva, arriva a un orario diverso tutti i giorni, ma mai prima delle 13.30; molte volte non arriva proprio; a volte, insieme a quello del giorno arriva anche quello del giorno prima. Ora, l’attività quotidiana principale di mio padre è la lettura: cosa se ne fa di un quotidiano che trova nella cassetta della posta alle 19.30? Senza contare le 5 o 6 volte che deve fare le scale per raggiungere la cassetta, rischiando di cadere e farsi male ogni volta. Nessuno pretende che il Corriere arrivi alle 7 di mattina come il Giornale di Brescia per carità, però... Lunedì 3 agosto non l’abbiamo proprio ricevuto, il giorno seguente è, appunto, arrivato alle 17.30 e il giorno dopo ancora, alle 17.35 non era ancora arrivato. In genere evito di fare la nostalgica del passato, ma insomma, quando ero ragazza e andavo ancora a scuola la posta arrivava tutti i giorni, di mattina e anche di sabato, che non è giorno festivo. Adesso, nella Brescia del 2025, il servizio è questo. E non mi si venga a dire che la causa è il mese di agosto con tanti dipendenti in ferie perché non è vero, i problemi sono iniziati da subito.

Elena Castellari

Cara Elena, i disservizi che rileva penalizzano tutti i giornali, compreso il nostro, che per questo nel capoluogo e in alcuni Comuni limitrofi s’è organizzato in proprio con una consegna puntuale a domicilio già nelle primissime ore della giornata. Laddove però tale prestazione è impossibile si è al punto e a capo. Un’alternativa che funziona è quella dell’abbonamento con ritiro all’edicola, che risolve il problema per molti, non per chi è nelle condizioni di suo padre. Ora, da cronisti sappiamo che si tratta di una falla di sistema, che ha ripercussioni nonostante la buona volontà del personale delle Poste. Da lettori e cittadini invece rimane lo sconforto dei ritardi proprio in un tempo in cui logistica e distribuzione fanno la parte del leone, con consegne pure nei giorni di festa di prodotti ordinati poche ore prima. P. S. Già che ci siamo, ne approfittiamo per un abbraccio e un saluto a tutti gli edicolanti, per i quali non avremo mai abbastanza elogi e riconoscenza: la loro infatti è una vera e nuova resistenza, sempre più ardua, ma proprio per questo assai meritevole di stima. (g. bar.)

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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