Il Perù consuma più panettoni di noi in Italia

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In Perù, si consuma più panettone che in Italia. Il nostro dolce Natalizio, portato in Sudamerica dagli immigrati all’inizio del 1900, il dolce natalizio è diventato una passione nazionale. Lo mangiano tutti e non solo per le feste. Per esempio in Perù, la seconda patria del dolce milanese. Qui il panettone si usa per festeggiare compleanni, onomastici, l’arrivo dell’estate, la Pasqua e, ovviamente, le festività di fine anno. È una passione nazionale che non segue le stagioni. Se ne trovano pile ovunque, dai supermercati agli aeroporti. Le stime, seppur approssimative, parlano di un consumo annuo di oltre 42 milioni di unità a fronte di una popolazione che supera di poco i 31 milioni (una media di 1,35 per abitante). Da statistiche fatte, nel nostro Paese ne vengono prodotti ogni anno circa 50 tonnellate che equivalgono circa a 50 milioni di unità (0,82 pro capite) per un giro d’affari complessivo pari a 331 milioni di euro. E anche i numeri dell’export sono positivi come conferma Confartigianato in un report che riguarda le specialità natalizie. Volendo analizzare a fondo, ma come ci è arrivato il culto del panettone in Perù? Lo svela lo chef pluristellato di Lima che ha portato la cucina peruviana in tutto il mondo. A Lima nel 1910 c’erano 150mila abitanti: tra questi 30mila erano italiani, soprattutto del Nord Italia. Sono loro ad aver portato le tradizioni alimentari, tra cui il panettone. Non mancano, soprattutto proprio a Lima, pasticcerie e laboratori artigianali (di origini italiane) che sfornano panettoni di grande qualità. Se il Perù guarda all’Italia per affinare l’arte, l’Italia dovrebbe prendere spunto dai peruviani per quanto riguarda il consumo. Una tradizione, quella di mangiarlo fuori stagione, che era consolidata nell’Ottocento ma è andata persa nel corso dello scorso secolo. Come il Comune di Borbona (Rieti) ha istituito il Panettone party di Ferragosto o moltissime pasticcerie in Romagna che d’estate provano a far conoscere il dolce natalizio ai clienti stranieri (che d’inverno non frequentano la Riviera). Il panettone d’estate, una novità che stupisce quasi tutti, ma non i peruviani. Da buon intenditor, poche parole...!

// Andrea Delindati
Manerbio

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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