Il periplo della val Listrea partendo da Nave

AA

Si parte alla volta di Nave e dopo la parrocchiale si gira a sinistra per via Monteclana che la si percorre per tutta la sua lunghezza fino a raggiungere la località Piezze dove si gira a destra e poco dopo il ponticello si parcheggia (mt. 272). Paletto segnaletico con l’indicazione: dritti per S. Antonio/Conche e a sinistra, dove si gira per la Val Listrea/Conche (n. 435). Tratto ripido e cementato poi sentiero con muro a secco sulla sinistra che ci porterà alle cascate e a seguire alla Corna (palestra di roccia) dove si gira a sinistra e subito altro paletto segnaletico: dritto per la Val Listrea (n. 435) che terminerà alla Cocca di Lumezzane, destra Fratta delle Erbe passando dalle «scodelle delle strie» (n. 436) e a seguire la Via Piana, a sinistra dove si gira passando sopra un ponticello il sentiero n. 437 per S. Onofrio passando dalla Crocetta (15’). Sentiero ben marcato che si snoda tra arbusti (dir. ovest) fino all’inizio del prato del «Maruner di Navazze» (15’) dove si gira a sinistra per breve tratto per poi risalire il prato fino ad intersecare la strada del «carrettino» risalente dalla Sacca; ancora dritti dalla parte opposta, rasentando ancora il prato fino a che il sentiero gira sulla sinistra inoltrandosi in bosco ceduo e a seguire girando decisamente a destra (ovest) si raggiungerà il crinale che porterà alla Crocetta. Tratto alquanto ripido e accidentato da risalire con calma (30’ - mt.732). Dopo la sosta panoramica sulla bassa valle del Garza, proprio sulla destra della Croce in basso a destra su spuntone roccioso parte il sentiero n. 438 segnavia B/R) che si snoderà tutto a mezza costa pianeggiante sotto i declivi di S. Onofrio. Si procede in scioltezza su bella traccia in mezzo a bosco con varie tipologie di piante e di fiori fino a pervenire, dopo l’attraversamento di alcuni canaloni (ben sistemati per il passaggio), ad un bosco magnifico, con piante essenzialmente di carpine e acero molto alte e folte, particolarmente suggestivo. Sempre immersi nell’incanto del bosco si perviene ad una baracca ormai abbandonata con in alto a sinistra roccolo anch’esso in disarmo e, finalmente siamo all’apice della Val Listrea dove si gira a destra e si va ad intersecare il sentiero n. 435 (a sinistra in poco meno di 15’ si perverrà alla Cocca di Lumezzane) (1h, mt. 810) (totale risalita 2 h. disl. mt.138). Si gira a destra seguendo quindi il 433 che si snoderà tutto in discesa in direzione sud sempre a mezza costa sulla sinistra orografica della valle Listrea solcata dal torrentello omonimo. Primo tratto quasi pianeggiante e traccia un po’ invasa dall’erba fino a quando gira a sinistra per abbassarsi decisamente per immettersi nella valle delle Monache. Ora il sentiero non diventa proprio per escursionisti esperti ma comunque da affrontare con la dovuta attenzione e cautela, niente di pericoloso ma l’insidia di qualche roccetta scivolosa sul sentiero è sempre in agguato. Dopo il breve tratto della Valle della Monache si gira a sinistra con passaggio attrezzato con catene per sicurezza (non c’è esposizione come invece in alcuni tratti) ma sentiero sempre molto ben marcato. Il sentiero si abbassa gradualmente tranne alcuni tratti con roccette dalle quali si scende abbastanza facilmente ma sempre attentamente. Si perviene quindi al «Bus del Negondol» e subito dopo girando a destra si scende nell’alveo del torrentello poco distanti (sulla nostra destra) della presa d’acqua dell’acquedotto, ancora pochi passi e si raggiunge la strada del Carrettino (1h10’ con calma). Seguendo sulla nostra sinistra la stradina si raggiungerà la Fratta dell’Erba congiungendosi poi con il sentiero n. 436. Seguendo la direzione del paletto segnaletico procediamo dritti inserendoci nuovamente nella valle seguendo il corso d’acqua che attraverseremo in alcuni punti fino a quando si raggiungerà la Casina della Corna con i tre belli laghetti intercomunicanti fra loro e la cascina Silvestri leggermente in alto a destra (20’) ancora pochi passi e siamo al bivio con ponticello della risalita e quindi il solito tratto da percorre sempre in circa 15’ fino al parcheggio (discesa del 435 1h 35’).

// Bruno Taglietti
Bovezzo

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