Il nuovo incarico al Richiedei di Palazzolo
Vorrei unire le mie riflessioni a quelle delle signore Gilberti, Pensieri, Trotti e Valenti, riguardo alla perdita di un grande medico da parte dell'Istituto Richiedei di Gussago: per prima cosa voglio sottolineare che non conosco le motivazioni di questa scelta da parte del Consiglio di amministrazione dell'Istituto, ma come Medico vorrei segnalare ai "media" che giornalmente si occupano della sanità in Italia - definendola spesso con il termine infamante di "malasanità" - che nel nostro Paese esistono realtà fatte di spirito di sacrificio, impegno e dedizione, da parte di innumerevoli medici. Ogni giorno queste persone offrono il loro contributo di professionalità e di perizia al servizio di centinaia di ammalati: ne è uno splendido esempio la dottoressa Luigina Scaglia.
Ho conosciuto la dottoressa nel 2004, a seguito di un grave episodio che ha coinvolto la mia famiglia: purtroppo in quell'anno mia suocera è stata colpita da una grave emorragia cerebrale, che l'ha mandata in coma profondo; fortunatamente ci siamo rivolti all'Istituto Richiedei nel reparto Rsa, e proprio lì abbiamo avuto l'onore di incontrare quel Medico al di fuori del comune che è la dottoressa Scaglia. Nei successivi quattro anni, grazie al suo operato e al suo straordinario senso di abnegazione, ci ha convinti di aver fatto la scelta più giusta per noi, ma soprattutto per mia suocera: mi ritorna vivido nella mente il ricordo della sua minuta figura che vaga tra un reparto e l'altro nell'istituto Richiedei di Gussago, incurante se quel giorno fosse di riposo o no; il suo sorriso semplice era sufficiente a trasmettere sicurezza nei parenti ansiosi, che con fiducia si rivolgevano a lei per un consiglio o solo per un conforto, certi della sua sincerità. Sì, sono proprio convinto che l'Istituto Richiedei perda un grande Medico, ma soprattutto che perda il suo angelo custode, che per lunghissimi anni ha accompagnato con amore i suoi pazienti attraverso quella sottile linea che divide la vita ed il sonno eterno.
La dottoressa Scaglia dovrebbe essere elevata ad esempio per le nuove generazioni come spirito di servizio e di generosità per il prossimo, ma in modo particolare per l'amore sincero verso i suoi ammalati e il sentimento d'affetto che riusciva inevitabilmente ad instaurare con i parenti degli stessi.
Scrivo queste righe per esprimere il mio più sentito ringraziamento a questa donna meravigliosa e un augurio per il suo nuovo incarico nel territorio di Palazzolo, consigliando il primo cittadino di questo paese di accogliere la dottoressa Scaglia con tutti gli onori che si riservano ad una grande persona.
Dott. Elia Trainini
Collebeato
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