Il mio infortunio sembra scomparso nonostante la Pec

Sono a segnalare un caso a mio avviso molto grave di inadempienza di compiti istituzionali da parte di un ente pubblico, che non saprei se collegare ai problemi del cosiddetto «smart working» (che non mi pare molto smart, visti i risultati) o a problemi generali dell’Ente in questione. Ho un lavoro autonomo, e il 30 luglio di quest’anno ho avuto un incidente appena fuori dalla porta del mio posto di lavoro (quindi sul tragitto lavoro-casa); incidente che mi ha comportato una frattura scomposta, un intervento chirurgico, un mese di gesso e ovviamente anche perdita economica, visto che faccio un lavoro manuale che non si può fare con il braccio prevalente ingessato. Orbene, ho segnalato l’infortunio all’Inail, che mi ha mandato moduli da compilare e mi ha richiesto documentazione, da me prontamente inviata via Pec (ho ricevute dell’invio e ricezione della Pec, con valore legale di raccomandata). Questo i primi di agosto. A fine novembre, non avendo ancora ricevuto nemmeno una riga di risposta, ho inviato nuova Pec chiedendo aggiornamenti sulla pratica, a cui mi è stato incredibilmente risposto che non avevo prodotto documentazione (dopo 4 mesi!). Facendo presente che invece la documentazione l’avevo inviata e ne avevo le prove, ho di nuovo inviato tutta la documentazione in mio possesso. Il 5 gennaio scorso mi arriva dall’Inail, sempre via Pec, la tanto attesa risposta: «La pratica è stata definita negativamente per carenza di documentazione». A parte il fatto che non è possibile contattare l’Inail né andando di persona agli sportelli, visto che non c’è nessuno, né telefonicamente, nonostante non sia impossibile organizzare un trasferimento di chiamata su un telefono portatile, suppongo; per cui si è obbligati a scrivere sempre via Pec, con aggravio di tempi e mancanza di chiarezza. Io ovviamente non lascio perdere e continuerò a chiedere delucidazioni, perché la risposta è assolutamente incomprensibile, dato che ho inviato tutta la documentazione prevista. Mi chiedo cosa dovrebbe fare un cittadino, che ha sempre pagato le tasse e pure le quote dovute all’Inail per avere una risposta in tempi adeguati e per vedersi riconoscere un dovuto rimborso in seguito ad infortunio.
// Lettera firmata Gentile lettore, l’invio tramite Pec è, per sua natura, certificato. E in caso di documentazione carente, l’ente dovrebbe specificare quali siano i documenti mancanti, e richiederli. Dopotutto si tratta di un infortunio sul lavoro. Si presume che l’ente che se ne occupa, sia chiamato a facilitare l’iter degli assicurati infortunati, anche se talvolta non è esattamente questa la sensazione che uno prova. (g.c.)Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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