Il grazie che sale dalla Romagna ferita dall’alluvione

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A tutte le lettrici e i lettori e a tutti coloro che hanno dato il loro piccolo o grande contributo per la Raccolta Fondi «RomagnaNostra», il Comune di Solarolo vuole dire quattro volte grazie. Grazie per l’aiuto concreto che i vostri fondi porteranno alla nostra comunità, profondamente colpita e martoriata da quanto avvenuto lo scorso 17 maggio. Grazie per aver pensato a Noi, piccola Comunità, in questo periodo storico dove frenesia ed egoismi troppo spesso prevalgono. Grazie per l’attenzione e la professionalità con cui i Vostri giornalisti sono venuti a visitare il nostro Comune e a verificare in modo diretto quanto fosse realmente accaduto. È stato per noi un grosso aiuto anche sul piano umano. Grazie a tutta la redazione, ai dirigenti e a chi è chiamato a decidere dove indirizzare il frutto di tanta solidarietà, perché sappiamo che ci sarete vicini ancora, nel lungo e difficile percorso di ricostruzione che abbiamo davanti. Ma noi non molliamo, ed è e sarà più facile farlo sentendosi accompagnati dalla vostra generosità.
Stefano Briccolani
Sindaco del Comune di Solarolo

Ben volentieri - e doverosamente - condividiamo i Grazie del sindaco di Solarolo con la Fondazione comunità bresciana (con la quale il GdB ha condiviso l’iniziativa di raccolta fondi RomagnaNostra) e ciascuno dei lettori-sostenitori che vi hanno contribuito, amministrazioni locali comprese, consentendo di totalizzare un tesoretto da 700mila euro. Il sostegno all’Associazione monsignor Babini di Solarolo - realtà preziosa per il trasporto di disabili e malati alla quale Brescia donerà due nuovi mezzi attrezzati - è uno dei tre progetti di sostegno già individuati e prossimi alla consegna. Altri sono in fase di esaminazione. Interventi concreti, che si prefiggono non solo di sostenere la rinascita nelle comunità colpite dall’alluvione di maggio ma anche e soprattutto di promuovere «ponti» di relazione e amicizia destinati ad andare oltre il dono. Nel caso di Solarolo questo auspicio nasce sotto una buona stella, quella alpina: a segnalarne le difficoltà era infatti stato il presidente Ana della sezione Bolognese-Romagnola, al quale va il nostro grazie. (n.v.)

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