Il futuro della scuola dell’infanzia Mazzotti-Bergomi
Sulla pubblicazione del Comune di Chiari «Amministrazione trasparente» del mese di luglio 2016 è apparso l’articolo (di cui allego copia) riguardante la situazione della Fondazione Mazzotti-Bergomi, riferendo i contributi che negli anni il Comune ha deliberato a favore della Fondazione. Vorrei però spostare l’attenzione su un aspetto diverso, ovvero il ruolo che svolge la Scuola dell’Infanzia Mazzotti-Bergomi per i cittadini clarensi per capire se il problema più importante sia il mantenerla in vita continuando a contribuire, nonostante il periodo storico/economico difficile, oppure rischiare di perderla e dover far fronte diversamente e sicuramente con esborsi da parte del Comune. La cosa che però mi preme di più è il fatto che si sta parlando di Scuola. Scuola per bambini. Bambini che devono imparare a crescere e diventare adulti. Se riteniamo la scuola un luogo importante per questo, perché ci soffermiamo sempre sul punto «Soldi»? Perché non investiamo sul futuro dei nostri figli/cittadini? Perché non riteniamo prioritario questo tipo di intervento, certo a scapito di altri interventi, ma del resto una priorità la si deve pur avere. Inoltre, la Scuola Mazzotti-Bergomi, ricordo è una scuola Paritaria Cattolica e a Chiari come in Italia i cattolici sono in larga maggioranza, è anche un’opportunità per i cittadini di poter scegliere l’istruzione che ritengono più adatta ai propri figli. Proviamo a pensare anche a questo. Cerchiamo di essere virtuosi. Tornando brevemente ai costi, sicuramente è stato tenuto tutto in considerazione, ma non segnalato nell’articolo. La scuola Mazzotti-Bergomi, con il contributo del Comune e le rette, provvede a coprire tutti i costi della scuola: insegnanti, inservienti, costi di manutenzione degli stabili, riscaldamento, luce e acqua, mensa, che ricordiamo all’interno della scuola c’è una cucina perfettamente in regola che offre pasti preparati al mattino ai bambini. La struttura è in perfetta efficienza. I programmi sono di ottima qualità. Nulla più resta a carico del Comune il quale può vantare un’ottima diversificazione dei servizi a favore del cittadino. Piccola nota storica; la Scuola è attiva dal 1863, fino agli anni Settanta del secolo scorso era praticamente l’unica scuola materna esistente e ancora adesso ospita un numero elevato di bambini clarensi in età prescolare.
// Piergiorgio MariniChiari
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