Il farmacista non difende rendite di posizione

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Mi permetta di disturbarla e di poter prendere questo spazio sul «nostro» Giornale per esprimere sinteticamente alcuni concetti credo utili per fare chiarezza su chi oggi realmente vive di «rendita di posizione». Da diversi anni e anche in questi giorni il mondo Farmacia e i farmacisti sono sotto attacco continuamente e presi di mira da questa classe politica italiana a mio avviso ottusa, che non conosce nulla di noi e della nostra attività. Gradirei spiegarmi meglio; i farmacisti lavorano dieci/dodici ore al giorno sempre a contatto con i cittadini, al servizio dei cittadini, facciamo turni notturni per garantire la reperibilità ovunque, svolgiamo servizi per conto Asl, svolgiamo test di auto controllo e prevenzione quali per esempio la misurazione della pressione, del peso, del colesterolo, della glicemia, holter pressori ed elettrocardiogrammi, test per intolleranze alimentari e tutti con marginalità pari a zero euro anzi spesso ci rimettiamo denaro e risorse ma questo fa parte anche della nostra vocazione di farmacista dedito al paziente/cliente. Siamo il punto di riferimento per centinaia di persone che spesso non sanno a chi rivolgersi per problemi di salute più o meno gravi, per persone che hanno bisogno di parlare e di chiedere suggerimenti e non le nascondo, anzi me ne vanto, spesso alcuni di noi farmacisti hanno salvato la vita alle persone prevenendo patologie molto serie. La Farmacia e il farmacista sono anche in zone di montagna o in zone isolate e questo proprio per mantenere il servizio al cittadino, il farmacista ha marginalità sui farmaci minime imposte per legge dallo Stato, il farmacista che acquista o ha acquistato la Farmacia è in continua balìa di centinaia di modifiche legislative che impoveriscono il settore umiliando sia il titolare che i dipendenti tanto è vero che sempre più falliscono, altre riducono il personale, altre delocalizzano per sopravvivere, altre ancora neppure riescono a pagare le rate del mutuo contratto decine di anni fa per acquistare la licenza. Si sta cercando da anni di portare alla grande distribuzione il farmaco come se possa essere considerato un bene di largo consumo e soprattutto innocuo per la salute dei «consumatori», purtroppo i risultati dell’uso e abuso dei farmaci già liberalizzati sulla salute li vedremo nei prossimi anni con aumento delle patologie e quindi aumento della spesa sanitaria. Tutti i cittadini, invece, vedono che la vera rendita di posizione di categoria mai toccata è proprio quella di questi politicanti da strapazzo, che godono di stipendi e privilegi unici al mondo, di una pensione dopo pochissimi anni, di un lavoro non controllabile da parte dei cittadini, di orari ridicoli e di risultati pessimi sulle famiglie, sui pensionati, sulle imprese, sui disabili. Altra rendita di posizione è quella dello Stato italiano che si può permettere di mettere accise, tasse, prelievi forzosi ovunque e in qualsiasi momento salvo poi non diminuire il costo della benzina o della energia elettrica nonostante il petrolio al barile sia crollato da mesi. Forse, cari politicanti di mestiere, le lobby sono altre cominciando da voi!!! E non da chi lavora per pagarvi gli stipendi!! // Paolo Lanzani

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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