Il catering nel coro di Santa Giulia: una nota stonata

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Mi permetto scrivere due brevi righe di riflessione su questo grande avvenimento, che ha sì fatto conoscere al mondo il nostro lago, ma che ha sconvolto la vita di molti. Inutile sottolineare i disagi alla circolazione e conseguentemente ai residenti, le deluse aspettative dei commercianti, e peraltro l’ottimo lavoro delle forze dell’ordine e dei volontari. Sorge però una domanda: era proprio necessario chiudere l’accesso notturno, con il risultato di aumentare gli ingorghi diurni? O forse era già previsto, ma non dichiarato ufficialmente, viste le serate in villa Beretta? Oggi, inoltre, l’indescrivibile Coro delle Monache a Santa Giulia viene utilizzato per un pranzo (dico pranzo) legato ai Floating piers: ma non si poteva trovare altra location? …E non si dica che l’arte è per tutti, vi prego! Per alcuni è fruibile pagando un biglietto, o facendo code a 40° C, per altri è un privilegio in esclusiva (ricordo che a Venezia è giustamente proibito mangiare in piazza S. Marco, noi a Brescia permettiamo un catering nel Coro delle Monache!). Come disse Andreotti «a pensar male si fa peccato, ma raramente si sbaglia». Spero in una pubblicazione, anche se ho qualche dubbio… Buona giornata e buon lavoro a voi tutti!

// Lettera firmata

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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