Il baratto dei libri senza pretese di primogenitura
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In riferimento alla lettera pubblicata venerdì 14 marzo a firma dell’ing. Giancarlo Braga, vice presidente di «Capt Compagnia Amici del Parco» di Brescia, vertente sulla primogenitura dell’iniziativa denominata «Il Baratto dei libri», esprimo le mie doverose precisazioni. Gentile ing. Giancarlo Braga, non era mia intenzione disconoscere la paternitá del «Baratto dei Libri» in capo alla Associazione alla quale ella appartiene, tanto è vero che nel mio scritto affermavo, appunto, che l’idea messa in pratica dal gruppo di persone che descrivevo nella mia lettera «non è nuova». Anzi, riferivo appunto riguardo all’ultima nata di una serie di iniziative simili, che erano state precedentemente elencate in un memorabile articolo del Giornale di Brescia del giorno 11 agosto 2013. Detto articolo principia accennando al fatto che il «book crossing» ha un’origine anglosassone, e descrive come negli ultimi anni tale idea sia stata coniugata in diversi modi da persone diverse in diverse parti della città di Brescia. Ho conservato quell’articolo perché mi suggerisce luoghi dove poter scambiare libri, e anche due parole. In passato sono stato anch’io un frequentatore dello scambio dei libri ospitato sotto la pensilina del parco Jan Palach, e sono ben felice di apprendere che il sindaco Del Bono ha garantito il Patrocinio del Comune di Brescia a tale iniziativa. Dal canto mio, non posso che auspicare che il sindaco conceda il Patrocinio del Comune anche ad altre simili iniziative, al fine di favorire il più possibile questa espressione di civismo che fortunatamente accomuna sempre più persone. Emanuele Formosa Brescia
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