I veri numeri degli incontri con i filosofi

Ho frequentato ben 12 serate filosofiche organizzate dalla Fondazione Filosofi lungo l’Oglio e sinceramente non ho visto questa dolce invasione di presenze assetate di cultura come il vostro giornalista cita nel suo articolo del 27 luglio. Non so dove abbia preso i dati delle 48.000 presenze. Si può parlare di cultura, di bisogno di cultura, di dove portarla e come. Si parla nell’articolo del 27 luglio di 31 appuntamenti, 23 Comuni, vero. Ma da dove arrivano le 48mila presenze? Cito alcune fonti con numeri: Berlingo posizionate 200 sedie tutto completo + 20 persone in piedi fonte di informazione il sindaco Fausto Conforti. Collebeato 200 persone, assessore Jessica Allieri. Orzivecchi posizionate 200 sedie presenti 150/170 persone fonte sindaco Gianluigi Sturla. Corzano 200 sedie posizionate + gente in piedi fonte sindaco Giovanni Benzoni. Castegnato 130 persone, fonte vicesindaco Claudio Treccani. Raffaella mi comunica 110 presenze a Ostiano. A Orzinuovi la chiesa Santa Maria Assunta era completa con 250 persone, 1.000 persone di cui tanti giovani con Galimberti, con Massimo Recalcati, Padre Bianchi, Haim Baharier, con Mons. Paglia e Natoli basta chiedere alla Fondazione per sapere i numeri... si pagava un biglietto. Per arrivare ai 48.000 presenze ce ne vogliono di appuntamenti e paesi. Il festival porta la cultura dell’incontro e dello scambio ma siamo sempre in pochi a frequentare questi spazi. È triste, ma bisogna avere il coraggio di dirlo e voi il coraggio di scriverlo.
Enrico ZorziRudiano
Caro Enrico, sfidare i filosofi sulla contabilità è un po’ come chiedere a una bilancia di che colore è un chilo. Sono proprio due mondi, distinti. Ironia a parte, non vogliamo sostituirci agli organizzatori - i quali, se vorranno, risponderanno da par loro - ma immaginiamo che alla spunta da pallottoliere delle teste presenti, che fa lei, siano stati aggiunti tutti coloro che grazie alle moderne tecnologie si sono in qualche modo collegati virtualmente. Ad ogni modo, il successo o meno di questo tipo di rassegne non lo indicano i numeri, bensì le idee, gli spunti, i confronti messi a dimora come un seme. Su una cosa però ha ragione, caro Enrico, ed è vero, dobbiamo avere il coraggio di scriverlo: considerata la varietà e profondità dei temi, a partecipare sono sempre in troppo pochi. Ma questo varrebbe pure se fossero stati un milione. (g. bar.)
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