I soldi attesi e che non arrivano da Inps e Inail

Scrivo questa lettera a titolo personale anche se sono a conoscenza di altre famiglie che sono nella mia situazione. Sono un papà di due bellissimi bambini e come ormai da 5 anni a questa parte, ad inizio anno ero in attesa dell’apertura delle domande sul sito Inps per poter accedere al bonus Nido 2025, il rimborso mensile che viene erogato alle famiglie per concorrere al pagamento della rata del Nido. La partenza non è stata delle migliori, poiché rispetto agli anni precedenti l’apertura della presentazione delle domande è stata posticipata di quasi un mese e mezzo, cioè a fine marzo. Comunque fiducioso, ho caricato la documentazione sul portale ed ho iniziato la paziente attesa della risposta dell’Inps alla mia domanda, continuando nel frattempo a pagare le rate dell’asilo nido che arrivavano puntuali ogni mese. Dopo un paio di mail di sollecito e dopo altri due mesi di attesa, finalmente ad inizio giugno è arrivata la conferma dell’accettazione della domanda, con la postilla di avere pazienza (ancora) per i pagamenti delle rate già sostenute. Passato un altro mese, ad inizio luglio, con sommo tripudio e gioia ho visto l’accredito delle prime tre mensilità sul conto corrente (gennaio, febbraio e marzo) ed ho erroneamente sperato che ormai la strada fosse in discesa. Purtroppo da allora il nulla più assoluto, mi sono trovato davanti ad un muro di gomma, nonostante mail e telefonate non sono più riusciti a sapere nulla; sono stato lasciato senza nessuna risposta ed ovviamente senza soldi. Oltre al danno, la beffa di questi giorni di vedere sui social dell’Inps la «pubblicità» per le novità del Bonus Nido 2026. Cosa devo fare? Chiedo un po’ di spazio sul giornale per veder se si riesce a smuovere qualcosa anche attraverso questi canali e magari per sapere quanti altri lettori sono nella mia stessa situazione. Possibile che tutto lo sbandierato aiuto alle famiglie alla fine si trasformi sempre in una solenne presa in giro? La mia nonna direbbe che vige sempre «la legge dei Farisei» ... il resto del detto è conosciuto da tutti.
Lettera FirmataIl giorno 17/06/25 ho avuto un infortunio sul lavoro, a distanza di due mesi e mezzo (non pagandomi lo stipendio l’azienda dove lavoro) non ho ancora ricevuto un euro dall’Inail. Dopo una mia sollecitazione e dopo due settimane anche dal consulente dell’azienda, la mia pratica risulta ancora bloccata. Alla prima visita che ho fatto mi sono stati persi anche tutti i documenti dell’infortunio da me consegnati in accettazione, che sono stati ritrovati dopo una settimana. Allora mi chiedo se sono sfortunato io o se sia una cosa normale.
Massimo MarasiniCarissimi, presentiamo le vostre lettere in abbinata, riconducendo entrambe al tema dei due pesi e due misure del servizio pubblico: fiscale alla virgola nel chiedere, assai più lasso e pressapochista quando invece si tratta di dare. Non volendo caricare di retorica ciò che di per sé risulta adamantino, ci limitiamo a proporre i vostri solleciti in bell’evidenza, confidando che Inps e Inail, attraverso i loro referenti locali, diano una risposta. Nei fatti prima ancora che a parole. (g. bar.)
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