I parcometri nel quartiere di via Crocifissa

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In questi giorni ho trovato nella cassetta della posta una lettera della dott.ssa Mariachiara Fornasari (Consigliere del Comune di Brescia, Vicepresidente Commissione lavori pubblici,
membro Commissione urbanistica, Gruppo Consiliare «Il Popolo della Libertà» Comune di Brescia) nella quale, in tono confidenziale (Cara amica, caro amico,...), mi ricorda che in alcune vie del nostro quartiere, in particolare via Galileo Galilei, via Pisacane e via Gerolamo Orefici, sono stati di recente introdotti diversi parcheggi a pagamento e che «tale provvedimento è stato reso necessario dall'esigenza di regolamentare meglio la sosta nell'interesse di commercianti e residenti». Mi informa altresì che, per sua personale sollecitazione, dalla metà del mese di settembre 2012, avrò l'opportunità, essendo residente nel quartiere, di pagare un abbonamento mensile di 15 .

Premetto che stiamo parlando di una zona (via Crocifissa di Rosa e vie limitrofe) ad alta densità abitativa, al di fuori del centro storico, nella quale trovare un parcheggio (possibilmente non a pagamento) è un'impresa, in ragione del numero esiguo di garage/posti auto (sproporzionato rispetto alle effettive esigenze di chi vi abita) e della presenza di numerosi esercizi commerciali.

In questo contesto, nel corso del mese di luglio, approfittando dell'assenza per ferie di molti cittadini, nelle vie sopra citate sono stati introdotti nuovi parcometri (mediante l'utilizzo di strisce blu) da 1 l'ora per una sosta massima consentita di tre ore (dal lunedì al sabato - dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19), lasciando un numero veramente limitato di parcheggi liberi. Nello specifico, come la dottoressa ben sa (dal momento che vive nel quartiere), nella breve via Gerolamo Orefici si trova la scuola primaria «Dante Alighieri» e sono presenti: due parcheggi riservati a persone disabili, due posti carico/scarico da 15 minuti, sette cassonetti per la raccolta differenziata e sette passi carrai. Come se non bastasse nell'adiacente via Galileo Galilei si trovano: la scuola secondaria di primo grado «Ugo Foscolo» l'Archivio di Stato, il Convitto vescovile San Giorgio e gli ambulatori dell'Asl. Tutto ciò premesso, chiedo alla dottoressa Fornasari cortesemente di spiegarmi quale sia il senso dell'espressione «nell'interesse di commercianti e residenti» che utilizza nella sua lettera, perché nel nostro quartiere nessuno l'ha compresa. Come si può pensare che il pagamento di parcheggi che prima erano gratuiti (e già numericamente insufficienti) possa essere per noi un beneficio? Ciò che più mi infastidisce di tutta questa situazione è l'ipocrisia che si nasconde nell'iniziativa. Perché non essere onesti fino in fondo (a costo di apparire impopolari) e dire che l'introduzione di nuovi parcometri è semplicemente l'ennesima imposta che grava sui cittadini per rimpinguare le casse del Comune? Mi sento altresì preso in giro quando tenta di far passare per un favore la successiva introduzione di abbonamenti riservati ai residenti ed ai commercianti delle vie interessate. Come dire... oltre il danno anche la beffa!

Se veramente ha a cuore i nostri interessi e vuole fare cosa gradita agli abitanti del quartiere, allora si faccia promotrice di un'iniziativa volta a permettere a chi è residente e a chi lavora nelle vie interessate di poter parcheggiare gratuitamente nelle zone contrassegnate dalle strisce blu!

Daniele Comini
Brescia

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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