I nostri ragazzi che giocano a calcio e le polisportive
Mi consenta poche righe per porre l’attenzione sulle tantissime squadre di calcio dilettanti, presenti nella nostra città e provincia, in difficoltà estreme, causa la mancanza di sponsor e quindi, di soldi. Gestione difficoltosa, portata avanti con caparbietà da ammirevoli volontari, per permettere a migliaia di bambini e adolescenti di praticare il loro sport preferito, sognando di emulare i campioni. Ebbene, tutto quanto lodevole e bello, se non per un dettaglio, che poi dettaglio non è. Spesso, l’allenamento e l’educazione allo sport di questi adolescenti, causa forza maggiore, è affidata a volontari appunto, ma senza nessuna preparazione adeguata in merito. E così, i rischi di fare danni, fisici, tecnici e psicologici, su questi aspiranti calciatori, è altissimo. Chi ha un figlio che almeno una volta abbia varcato i cancelli di una di queste società sportive, sa bene di cosa parlo. Sarebbe auspicabile quindi, che le Federazioni preposte ponessero maggiore attenzione e regole in tal senso. Sovvenzioni economiche alle polisportive dilettanti e obbligo di corsi base (il minimo) con esame di idoneità obbligatorio per questi encomiabili volontari. Ne risentirebbe sicuramente in maniera positiva tutto l’ambiente calcistico e, forse, tornerebbero a riempirsi quei famosi «bacini» a cui una volta attingevano le nostre squadre professionistiche.
// Lettera firmataRiproduzione riservata © Giornale di Brescia
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